Rassegna storica del Risorgimento
BARBETTI EUSEBIO ; BARBETTI RUBICONDO
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1940
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pagina
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922
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922 Giovanni Maioli
Carissima Madre, c**** 9 Morso 1847.
Io qui mi trovo stare benissimo, ma la salute non mi aiuta ancora com'io avrei bisogno. Chiedete al mio egregio e caro sig. Dottore se mi consiglia, a stagione buona, di fare i bagni di mare. Desidero avere un suo consiglio, e così salutatelo per noi tanto e poi tanto.
Mi ricordo e mi ricorderò sempre del nostro veszosetto sig. Gregorio J) che mi ha
ridotto così debole e malsano contro il volere di Dio che vuole che siano lasciati in pace i
buoni cristiani. Briccone d'un omo che non ne faceva una delle buone e si mostrava bravo
solo a bevere e a fare il male. Se lo trovo un giorno di là, voglio farmi rimborsare la spesa
delle medicine e tutto quello che ho perduto per le sue bizzarrie. Del resto vi dico noi
stiamo benissimo. La nostra vita è delle più serene che siano sulla terra : semplici nel
vestito, semplici nel vitto, muniti sempre del necessaria, pochi pensieri, pochi bisogni, è
una vita da non morire mai e per certo io credo che non moriremo più, il giorno che
ci rivedremo tutti in buona posizione. Vi abbraccio caramente insieme ai fratelli,
e ricordatemi agli amici.
Vòstro Eusebio.
Madre e fratelli carissimi, Cem Agosto 1847.
Quanto a me debbo dirvi che non mi faccio nessun merito di ciò che potrò fare a prò vostro. Mi ricordo bene la miseria e gli stenti in cui la sventura mi aveva posto e mi ricordo bene di quelli che.mi hanno soccorso in tutto e sempre, malgrado le loro ristrettezze. Ciò mi sta sempre innanzi Vanimo, e vi giuro che morirò prima che perderne la memoria. Vedete dunque che ancorché io vi donassi tutto il mio sangue e sarebbe sempre poca cosa, ed è roba vostra, perchè senza le vostre cure sono certo che io in carcere avrei lasciato la vita.
... In quanto al sig..Rizzoli,2) io gli scriverò due righe, e in quanto a Orsini non credo che protegga Carpi 3) più del dovere. Solo dice di non crederlo spia e dice che il sig. JBiancoli*/ protetto da molti, è un infame provato e doppio dell'altro. In questo però lasciate fare che Orsini terrà quella via savia che si deve, in simili affari.
Cara Madre, vivete certa che noi badiamo alla Pedrina s) quanto lo comporta la nostra posizione, e che conosciamo il bisogno di ben educarla. Vedrete un giorno quando torneremo tutti in Italia, che anch'essa sarà degna della nostra famiglia.
J) Papa Gregorio XVI.
2) Angelo Rizzoli, carcerato e condannato con Giuseppe Galletti, Giuseppe Camillo Mattioli, Mattia Mont cechi, ecc.
Per tutti gli altri studi del Ghisalbcrti, vedere: Giuseppe Galletti eie cospirazioni dei 18431844, in Cospirazioni del Risorgimento, Palermo, Crani, 1938XVI, pp. 59-162.
3) Si tratta di Anselmo Carpi, bollato anche nelle Memorie dell'Aglebert, nelle Memorie dell'Orami e dalla lettera dell'Aglebert, qui riportata.
*) Oreste Bioncoli, di Bagna cavallo, assai ben noto nella Storia del Risorgimento Bolognese. Anche nel 1849 non fece una bella figura, benché il Gabussi molto lo difenda. Poscia, sotto l'egida del Farmi, Raccostò al Cavour e, nel 1864, lo troviamo in un posto veramente eminente, al ministero degli interni, dal quale venne esonerato in seguito ai fatti accaduti a Torino per la Convenzione di settembre di quell'anno.
5) Pedrina, evidentemente, figliuoletta di Perirà Olivier, donna spagnola, di sentimenti italianissimi, sposata dal fratello di Eusebio, Rubicondo Barbetta, come è detto da Piero Farini, nella vita di E. B.