Rassegna storica del Risorgimento

BARBETTI EUSEBIO ; BARBETTI RUBICONDO
anno <1940>   pagina <931>
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Libri e periodici 931
illeciti, di attacco e di difesa, dei feriti, malati e i prigionieri di guerra, del controllo della navigazione marittima, della neutralità.
Segue un'appendice con l'elenco degli Stati che hanno manifestata l'intenzione di fissare il mare territoriale oltre le tre miglia dalla costa; con la tabella delle condizioni che determinano la nazionalità delle navi mercantili secondo le leggi interne dei prin­cipali Stati; con l'elenco delle carte e documenti esistenti sulle navi mercantili secondo le leggi interne dei principali Stati.
Alla fine vi è un formulario sui salvacondotti, sulle visite e fermi delle navi, sulla dichiarazione e notificazione di blocco, sulla cattura delle navi, ecc.
Precede una ricca bibliografia. AUGUSTO TORIIE
J. A SALTER, TI controllo interalleato del traffico marittimo: Un esperimento di gestione internazionale, tradotto a cura dell'Ufficio Storico della R. Marina dal Capitano di Vascello GIUSEPPE FIORAVANZO; Torino, 1938, pp. XVI-301.
Questo volume, che risale al 1920, e fu scritto sotto gli auspici della divisione storica-economica della nota Fondazione Carncgie per la pace internazionale, ha lo scopo di descrivere l'opera svolta dal Consiglio Interalleato dei Trasporti Marittimi e dalla sua organizzazione permanente, il Comitato Esecutivo dei Trasporti Marittimi Interalleati, e mira a mettere in evidenza il posto che il controllo interalleato del traf­fico occupò nell'economia generale dell'Intesa nell'ultimo anno di guerra, e a discutere fino a che punto i principi e i metodi usati temporaneamente in guerra dagli alleati possano essere applicati anche in tempo di pace. E siccome il suo autore fu Segretario del Consiglio Interalleato e Presidente del suo Comitato Esecutivo, il libro offre un interesse di primo ordine, sia dal punto di vista documentario come da quello della ricostruzione storica, cosicché, anche dopo tanti anni dalla sua prima apparizione, conserva tutti i pregi dell'attualità.
È cosa ormai nota a tutti che le guerre odierne impegnano tutte quante le risorse, tutte quante le energie di un popolo, sia quelle economiche, come quelle morali, e quindi la storia delle vicende economiche non è meno importante di quella militare.
Fì cosi la guerra mondiale è stata una guerra sia di blocchi economici, di superficie e sottomarino, sia di competizioni armate. Dietro a questi due blocchi i sistemi eco­nomici delle due coalizioni nemiche erano impegnati in una lotta mortale per l'esistenza e in certi momenti della guerra gli effetti dell'esaurimento sembrarono quasi provocare una risoluzione del conflitto indipendentemente dalla situazione stabilitasi tra gli eserciti aggrappati al terreno e le marine concentrate nelle basi.
Ora fin dal principio le condizioni della lotta furono completamente diverse per gli imperi centrali e per gli alleati. I primi fin dai primi giorni della guerra si videro tagliate le comunicazioni marittime e quindi per essi il problema economico fu un problema non già di trasporti ma di produzione interna e di distribuzione delle risorse progressivamente decrescenti. Coll'andar del tempo la pressione andò sempre più crescendo cosicché alla fine del 1918 la Germania era in tali difficoltà da non esser in grado di affrontare un nuovo inverno di guerra. Quindi si pud dire che il fattore eco­nomico abbia avuto sulla cessazione delle ostilità altrettanta influenza quanto il
fattore militare.
Gli alleati, invece, si valsero, dei mari durante tutta la guerra e poterono sfruttare le risorse mondiali sotto U duplice aspetto finanziario e logistico: trovarono cioè il danaro per pagare i rifornimenti e i piroscafi per trasportarli. Il primo aspetto ebbe maggiore importanza fino al momento in cui scoppiò la guerra ad oltranza dei sommer­gibili. Questa determinò l'intervento dell'America, e così la questione del pagamento delle merci acquistate là diventava una semplice questione di accordi interalleati. Invece passava al primo posto la questione del tonnellaggio. Fino al principio del 1917 idi alleati non si trovarono di fronte ad un vero problema del traffico. Fino allora gli