Rassegna storica del Risorgimento
BARBETTI EUSEBIO ; BARBETTI RUBICONDO
anno
<
1940
>
pagina
<
952
>
952
Vita deW istituto
quando, per opera del Senato dì Firenze e per le preoccupazioni dell'imbelle Ferdinando IEL era già stato disciolto uno strumento bellico di singolare efficacia che* bene utilizzato in prosieguo di tempo avrebbe forse modificato il corso degli avvenimenti militari che travagliarono, agli albori del XIX secolo, la nostra Penisola, descrive brevemente il fatto militare più interessante del movimento. E rievoca la breve ed epica resi* stenza della città, abbandonata a se stessa dagli alleati e dal Principe, contro le truppe francesi che;, ritornate nell'estate dell'Ottocento con rinnovata violenza per gli scacchi subiti l'anno prima, la investirono senza remissione. Notando l'unanime, pacata, cosciente decisione di notabili e di popolo di affrontar la prova estrema malgrado i consigli di resa dati da esperti di cose militari - l'oratore osservò che questo è uno dei primissimi episodi in cui l'azione popolare, presa la forma d'una milizia patria, in disprezzo della vita ed a difesa dei diritti pubblici, combatte lo straniero da pari a pari, salvando d'istinto una delle più nobili tradizioni della stirpe, che non fa annoverare nell'elenco dei fasti delle armi nostre il nome di una sola fortezza italiana passata al nemico, prima che non fossero caduti sino all'ultimo tutti i difensori.
Non può morire un'idea per la quale si muore o si è pronti a morire, Finalmente un'idea di patria dal regno delle tradizioni classiche ed erudite scendeva nell'istinto popolare. I combattenti aretini ebbero tra i pruni il privilegio di scorgere il volto augusto della gran madre Italia dalle fattezze ancora imprecise prendere forma tra il fumo delle cannonate francesi battenti in breccia le vecchie mura cittadine.
Il germe era gettato. Il vecchio spirito guerriero mai spento della città medievale, concluse l'oratore, attraverso questo singolare episodio dell* Insorgenza in cui noi, italiani e fascisti, dobbiamo riconoscere il fatale ritorno eroico della razza collega il vecchio mondo d'Arezzo alla nuova era. E nel ritorno odierno di tutti gl'ideali al di fuori ed al di sopra della vita, nel tempo maraviglioso in cui viviamo tutti stretti nel solo desiderio di seguire il Capo che la Provvidenza ci ha dato verso le maggiori fortune dell'Italia unita, ed oggi veramente grande ed augusta nel mondo -certo la Insorgenza d'Arezzo contribuirà degnamente al peso delle nostre glorie passate, sulle quali s'affilano in quest'ora matura di grandiosi destini le armi della Patria.
L'oratore che fu attentamente seguito venne, al fine del suo dire, salutato da vivissimi applausi.
* *
BARI. Dopo la costituzione dei Comitati di Foggia e di Taranto, i soci de Comitato di Bari sono saliti da 87 a 100. Il Comitato ha svolto una discreta attività nel campo degli studi. A parte i lavori dei sòci prof. Lucarelli e dott. Vacca, vanno ricordati quelli promossi direttamente dalla Presidenza del Comitato: 1 l'esplorazione degli Archivi di Barletta e l'elencazione dei documenti relativi alla storia del Risorgimento da essi posseduti, condotte a termine dal prof. Michele Cassandro; 2 la Bibliografia ragionata del Risorgimento salentino, alla quale attende il socio prof. Salvatore Pana-reo. Il Comitato è stato inoltre largo di consigli e di aiuti bibliografici a tutti gli studiosi che ad esso si sono rivolti e particolarmente ai giovani studenti universitari per la preparazione di tesi sul Risorgimento. Ha inoltre provveduto alla raccolta di materiale iconografico richiesto dal prof. Cesare Spollanzon per là sua Storia del Risorgimento e ddPunità d'Italia.
* *
BOLOGNA. - LA TRASLAZIONI: DELLA SALMA DI UGO BASSI. - Bologna ha sciolto il voto delle generazioni, dalla morte di Ugo Bassi ad oggi, dando, finalmente, alle ossa del Martire conveniente e degna sepoltura, collocandole in un bel sarcofago,