Rassegna storica del Risorgimento
BARBETTI EUSEBIO ; BARBETTI RUBICONDO
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1940
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Vita delVIstituto
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fatto preparare dal Comune, nel Sacrario dei Caduti della grande guerra. In tale modo, Felsina ha inteso di porre Ugo Bassi, idealmente, come alla testa di tutti i chiamati, nel passato, nel presente e nel futuro, a lottare, a combattere e vincere per la grandezza della Patria. Così, accanto alle tombe del Carducci, di Marconi, di Trombetti e di Respighi, i più grandi recenti Bolognesi, che hanno onorato la Patria e Bologna, questa ha voluto raccolti e custoditi i resti mortali del grande Apostolo e Martire del Risorgimento, in un'arca, adatta per ricordare la grande missione da Lui' esplicata e consacrare, degnamente, il culto, sempre maggiore, di tutti i buoni ed onesti.
A richiedere che si volesse fare Tatto riparatorio, dopo tanta trascuratezza vergognosa, fu, con altri, il prof. Pericle Ducati, Presidente alla Deputazione di Storia Patria ed archeologo insigne, con una sua lettera al quo elidi a no cittadino Il Resto del Carlino, che la pubblicò il 20 aprile 1938. Da allora, il Beseghi lavorò a -riabilitare, totalmente, la memoria di Ugo Bassi, nel campo degli studi e nella cernita dei documenti, ed il Comune, per deliberazione del Podestà ing. Enzo Fernè, procedette alla preparazione del rito, che ha avuto luogo il giorno 8 agosto* 1940-XVLTI.
Nel pomeriggio del giorno 7, alle ore 16, presenti don Andrea Balestrazzi, cappellano della Milizia, i professori don Angelo Scarpelli ni e don Morella, insegnanti di scuole medie, il biografo Umberto Beseghi, i dottori Galli e Maioli, presenti pure i discendenti del Bassi, periato della sorella Carlotta, signori Coltelli e Grazia, ed un folto stuolo di ammiratori e devoti, in forma privata, si esumò la salma di Ugo Bassi, dal loculo della famiglia Bisi, trasportandola, quindi, nella Chiesa di San Girolamo alla Certosa.
La mattina del giorno 8, poi, dopo la Messa, celebrata alle ore 9, presenti tutte le più alte Autorità civili, militari e religiose, e dopo la benedizione alla salma, questa fu trasportata, in solennissimo corteo, sulle spalle di Umberto Beseghi, dei Padri Barnabiti, del Preside di Scuola media prof. Luigi Coli Pantaleo, di Giovanni Maioli, di parenti, reduci, di garibaldini, all'arca, sita nel Sacrario dei Caduti, di fronte allo altare del Crocifisso, nella parte antistante della Rotonda.
D. luogo scelto non potrebbe essere più austero e più adatto.
Un minuto di raccoglimento e di silenzio, da parte di tutte le Autorità e del foltissimo popolo intervenuto, è stato l'estremo onore reso ai resti mortali di Ugo Bassi, collocati, poscia, nell'arca, tra l'attenzione e la commozione profonde di tutti gli astanti.
La R. Università, la Provincia, il Comune di Bologna, il Comune di Cento, luogo nativo del Martire, le più alte gerarchie civili, militari e religiose, le associazioni patriottiche e combattentistiche erano intervenute ed erano largamente rappresentate, con labari e bandiere.
Il rito, promosso dalla Podesteria, per tutta la cittadinanza, e compiuto nella storica data dell'8 agosto, che ricorda ai Bolognesi il duplice evento della cacciata dei nemici e della fucilazione di Ugo Bassi, ha avuto il fine di onorare, come si doveva, il Martire purissimo e degnissimo, di adempire il voto di tante generazioni, dal Risorgimento ad oggi, e di concludere, con dignità e compostezza, come richiedono la storia e l'ora presente, una polemica incresciosa, che divise i padri e gli avi, nella persona e nel nome di Ugo Bassi.
Oggi, nel clima del Fascismo, dopo l'opera chiarificatrice e decisiva di Umberto Beseghi, gli animi tutti si sono trovati e si sono stretti concordi attorno alla salma di Ugo Bassi, onorando in Lui uno dei più puri e nobili Martiri del Risorgimento nazionale.
Il nostro amato Presidente, l'Eccellenza de Vecchi di Val Cismon, per la circostanza, aveva ordinato al Comitato bolognese dell'Istituto di partecipare alle solenni onoranze, ed ha fatto porre sulla tomba di Ugo Bassi una bella corona di alloro, G. M.