Rassegna storica del Risorgimento

MODENA ; GIORNALISMO
anno <1941>   pagina <31>
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/ giornali politici modenesi, eoe* 31
proprio conto dei deputati a Carlo Alberto chiedendo di divenire capo­luogo di divisione, sede di un Intendente Generale dipendente soltanto dalla capitale del Regno e sollecitando l'invio di un Commissario Sardo. Modena insospettita da questa richiesta in cui vedeva un desi* derio di separazione e dalla quale temeva minacciata la sovranità a lei debita, non risparmiava a Reggio la taccia di municipalismo e tesseva il panegirico della propria generosità; naturalmente Reggio non inghiottiva in silenzio le accuse. Di questi malumori di confinanti si fecero interpreti i giornali ufficiali delle due città: il Vessillo nel n. 1 e il Giornale di Reggio nel n. 66 del 14 giugno.
La parte economicacommerciale e letteraria ebbe nel Vessillo scarsa importanza; più abbondante invece fu quella informativa parti­colarmente quella ufficiale della guerra e ancor più quella politica.Gli avve­nimenti interni e italici furono riferiti con relazioni ufficiali e commen­tati dai corrispondenti; si seguirono le vicende romane e napoletane e soprattutto le piemontesi attraverso le decisioni della Camera le cui sedute furono talvolta riportate integralmente. Vennero illustrati i pro­blemi più importanti dei giorno; quello della nuova costituzione da darsi all'Italia, accennato dal Menotti al n. 16, fu svolto tra il 7 e il 25 luglio con una serie di articoli del Rosmini tolti dal Risorgimento, mentre sulla que­stione di Una o due Camere nei numeri 21 e 22 furono riportati dal Costi­tuente Subalpino i pareri di Thiers e Tocqueville, concordi nell'avversare la tendenza per una sola assemblea. Anche delle vicende d'Europa nei loro rapporti con l'Italia fu presentato un quadro abbastanza completo.
Il Vessillo Italiano in tutta la sua opera fu l'esponente più che di un fatto di una speranza, cioè dell'ingresso delle popolazioni mode­nese e reggiana in un più ampio circolo di vita nazionale; il suo sforzo più apprezzabile sta appunto nel tentativo di adeguare le tendenze, i partiti e gli interessi del piccolo Dncato ai grandi interessi del Regno d'Alta Italia, coi quali Modena e Reggio si erano fuse. Ma la fusione era prematura, non solo perchè le sorti della guerra volsero rapidamente al peggio, ma perchè in Modena e Reggio le menti non erano ancora pronte ad uscire dalla breve cerchia della vita municipale per assimi­larsi ad un organismo politico più vasto e di carattere nazionale.
VI.
IL NAZIONALE, Giornale Politico, Scientifico, Letterario, di Agri­coltura e di Commercio, usci dalla ex tipografia camerale il 19 giugno, ma la sua pubblicazione fa annunciata molto tempo prima, poiché