Rassegna storica del Risorgimento
MODENA ; GIORNALISMO
anno
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1941
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pagina
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35
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1 giornali politici modenesi, ecc. 35
Insieme alle accuse contro la stampa conservatrice ricorrono frequenti nel Nazionale trafiletti astiosi contro i liberali e tra essi è tipico quello del Malagoli al n. 2.
Oh! strappatevi una buona volta la maschera e confessate vivaddio la vostra antipatia pel liberalismo. Noi vi stimeremo ben più, pècche è sempre rispettabile un nemico chiunque sia purché agisca per convinzione e lealmente si manifesti. Non vedete che la vostra fanatica moderazione non 6 che il fieno della rivoluzione e dello slancio liberale? Che il vostro ordine, che la vostra legalità, sono la conservazione delle vostre ricchezze, dei vostri agi? Che la vostra tranquillità del paese è lo stabilimento del vostro dominio?
Ombrosi e sospettosi di tutto ciò che sa d'energia e di patriottico, tacciate l'ardore di fanatismo, l'energia di terrorismo. Striscianti dietro il potere qualunque ei sia, plaudenti a tutto ciò che piove dall'alto vi aggruppaste al governo, gettando uno sguardo di scherno alle masse sottostanti. Stretti di sentimenti, di paure, di interessi e di speranze col governo, ve ne faceste gli apostoli, ne voleste essere l'organo, e v'ergeste a cortigiani e a guardie d'onore. Il governo sorrideva all'attività di così zelanti servitori.
Quanto di eccessivo e di iroso in queste parole può farle pensare dettate da una penna partigiana proviene invece da una patriottica reazione alla freddezza, all'apatia e allo spirito municipale che cominciavano ovunque a rinascere e che esso stimò conseguenza dei malaugurati Governi Provvisori che predicando rispetto al passato avevano calmato l'ardore rivoluzionario dei primi giorni. Di questo morente patriottismo diede un quadro a tinte un po' forti, ad ogni modo bisogna riconoscergli piena sincerità nel proposito di ridestare il primitivo entusiasmo, potenza rigeneratrice delle nazioni. Non senza malizia invece appare la compiacenza con la quale,per persuadere dell'impopolarità del Governo Sardo, mise in rilievo come il patriottismo languisse a Modena assai più che negli Stati Pontifici o in Toscana e come fossero stati scarsi i voti per la fusione.
Il Nazionale trattò insieme al problema politico ogni altro problema economico, commerciale, culturale risolvendo talora alcune delle questioni presentate dagli altri giornali. In esso confluiscono e si coordinano le sparse fila di quel movimento democratico contro l'aristocrazia, il cui progressivo sviluppo si può seguire attraverso L''Italia Centrale, L1 Indipendenza Italiana e II Vessillo, ma l'avversione alla nobiltà non è più dipendente dalla Bua mancata partecipazione alla causa nazionale, bensì da un principio puramente sociale. In esso pure è nuovamente presentato un quadro non troppo lusinghiero dei curati di campagna che sollevavano i contadini, li armavano, insultavano la Guardia Nazionale, inalberavano la bandiera ducale e legati con ogni sorta di gente disponevano il brigantaggio. Impossibile tuttavia impedire la loro opera funesta; ben lo comprese la Redazione che, se anche rivolse loro