Rassegna storica del Risorgimento

MODENA ; GIORNALISMO
anno <1941>   pagina <37>
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I giornali politici modenesi, ecc. 37
Grosoli che si proposero dì completare l'istruzione del popolo in materia politica in un modo di più facile intendimento che non quello del Nazio­nale e in tono scherzoso enunciarono il loro programma nell'articolo Impariamoci a conoscere con queste parole:
Cari artigiani, noi siamo, se non lo sapete, due dottori in medicina e intendiamo esercitare la nostra professione sopra una sola malattia che i sovrani hanno sempre avuto la furberia di propagare nei loro stati, cioè l'ignoranza politica e civile. Noi altri sappi imo leggere e scrivere, abbiamo un poco di buon senso e un'ottima volontà di fare del bene al nostro simile. Con questi tre elementi speriamo di potere ottenere lo scopo che ci siamo prefissi, senza essere né professoroni, né nomini di stato, né teste rare. Ad oggetto di non stancarvi troppo uniremo l'utile al dilettevole e vi espor­remo le cose sotto forma di scherzi, ora per via di paragoni ed ora col mezzo di rac* conti e storielle. Noi non ci proponiamo di dir sempre cose a voi del tutto gradite, ma quando si tratti di fare onore alla verità e alla giustizia ci metteremo anche al pericolo di disgustarvi, perchè, sappiatelo bene, non abbiamo mai adulato nessuno tranne qualche donna per galanteria,
H proposito di istruire alla buona e piacevolmente fu subito messo in pratica col dialogo Le bastonate inteso a dimostrare Firragionevolezza e l'ingiustizia del sistema adottato in quei giorni da alcuni popolani di menare il bastone sulle spalle dei duchisti e con due barzellette nelle quali erano derise persone della città, forse allora facilmente identifi­cabili, che combattevano i circoli e la libertà di stampa. Purtroppo il giornale non potè continuare le sue pubblicazioni, perchè il sabato seguente, quando avrebbe dovuto uscire, Carlo Alberto concludeva una tregua col Radeztky per riparare al Mincio e le avanguardie impe­riali erano già sulla via di Modena, tuttavia rimane, anche se unico e modesto numero, a testimoniare l'infaticabile ardore dei Modenesi fin negli ultimi giorni di libertà.
GAZZETTINO DEL MEZZODÌ, Giornaletto Italiano Politico Letterario, fondato e compilato da Giuseppe Pini un impiegato della tipografia di Andrea Rossi e distribuito in Modena presso il medesimo Rossi editore proprietario e in Reggio al suo negozio figliale, usci tutti i giorni eccetto i festivi dai 23 maggio al 3 agosto e comprese 58 numeri e vari supplementi. Fu il giornale della piccola borghesia, dotata di sufficiente istruzione, di senso pratico più che politico, di spi­rito vivace, piena di sacro entusiasmo e di sincera riconoscenza per Carlo Alberto e Pio IX, ohe per succedersi di eventi o per calunnie di tristi non cessò di considerare' iniziatori del risorgimento.
Sorto quando le passioni più forti si erano già calmate e la situa­zione politica si era definitivamente chiarita, svolse un'opera modesta