Rassegna storica del Risorgimento
MODENA ; GIORNALISMO
anno
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1941
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pagina
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43
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I giornali politici modenesi., ecc. 43
politiche, economiche, scientifiche e letterarie; fu pubblicato tutti i giorni non festivi e distribuito nel negozio di Stefano Calderina *> Tra i numerosi collaboratori furono: Prospero Viani, Vincenzo Minuti, C. Sani, A. Aleotti, C. Granelli. Tenuto in vita dai fratelli Giacinto e Pietro Menozzi, 2' i quali ne erogarono tutto il provento salvo le spese a benefìcio della Guardia Civica, cessò col n. 74 il 26 giugno probabilmente in seguito alle esigenze tipografiche divenute troppo gravose.
Fu l'espressione di un partito moderato conservatore e poiché non spiegò una tendenza politica ben definita fu esposto ai colpi di tutti e da tutti le prese; vi fu infatti chi vi scoperse
tendenze gesuitiche, assolutistiche e servili, chi Io disse amante dell'Austria con ambizioni e speranze di lucro verso il Piemonte e neppure mancò chi lo biasimò per l'ira cieca contro l'Austria o lo tacciò di demagogia additandolo come persecutore dei Gesuiti e degli assolutisti.
In realtà fu antirepubblicano, monarchico, costituzionale e propugnò sinceramente l'unione al Piemonte invitando più di una volta Lombardi e Veneti a imitare i fratelli di Modena e Reggio e a decretare l'aggregazione. Gli va riconosciuto il merito di essersi sforzato, mentre l'amore di municipio impacciava la grande unità italica, di rimanere estraneo ad ogni spirito locale e di aver sostenuto con eguale amore la causa modenese e reggiana. Lo sforzo fu maggiormente lodevole, perchè, dato che era Punico giornale della città e la maggior parte dei Reggiani nutriva vive aspirazioni per un'autonomia, venne a crearsi un ambiente tutt'altro che propizio al suo svolgimento.
I I IX.
Il giornalismo liberale modenese del 1848, balzato su copioso e fiducioso dalla rivoluzione popolare fu campo di battaglia, palestra in cui le nuove idealità si temprarono e si chiarirono, le idee si maturarono non solo per un processo interno ma per il procedere delle condizioni nazionali. Esso ebbe ima vita anche se breve così varia e intensa, fu espressione di tante azioni e di tanti propositi, rivelò cosi singolari energie spirituali che suonò come voce augurale di pianto i Modenesi avrebbero potuto operare nel doloroso travaglio del risorgimento, più
*) Vedi: G. CANEVAZZI, Francesco Solmi, Patriota, Letterato, Scienziato, Modena, 1903, p. 13} E. MANZINI, Memorie Storiate dei Reggiani più illustri, Reggio, 1878, p. 567; N. BIANCHI, OD. cit., II, 403, Documenti e Schiarimenti
2) Questi fratelli Menozzi coi quali il Selmi aveva stretto relazioni fin dal 1842 tenevano in Reggio un negozio di libri e ai erano fatti centro del partito liberale. Vedi G. CANEVAZZI, OP. cit,, p. 567.