Rassegna storica del Risorgimento
ESERCITO PONTIFICIO ; STATO PONTIFICIO
anno
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1941
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pagina
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48
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48
Paolo Dalla Torre
Crediamo di porvi primo e tenuissimo riparo, richiamando lo zelo di quanti seguono con vero e fattivo amore questi ognor più. sentiti studi, su un lavoro del tatto inedito, che la squisita cortesia del conte Enrico Albertazzi e dei suoi, ci ha dato modo di lungamente esaminare e di parzialmente pubblicare.
Si tratta d'un grosso e ben conservato manoscritto a carattere più che altro frammentario, composto di 344 grandi fogli (cm. 30,5 X 20,5) coperti nel recto e nel verso di scrittura relativamente fitta, riuniti in ispessi fasci senza legatura d'alcun genere, numerati con progressione talvolta frazionata da 1 a 683. Grafia quasi sempre limpida e regolare, ma non ovunque chiarissima; carta comune ma non uniforme, di grana mediocre; rigatura perpendicolare al lato più lungo con rastremazione variante. Manca ogni traccia di frontespizio e di chiusa. Brevi notizie favoriteci dai possessori, e, più, tre ingiallite lettere, che abbiamo avuto la fortuna di rinvenire sfogliando pazientemente e minuziosamente rincarto, ci permettono di far luce completa sulTA., sul programma iniziale, sugli obbiettivi, sul titolo, ora come dicevamo introvabile, ed anche sulle poche, sebbene non trascurabili vicende del manoscritto stesso. Mittente delle lettere, che provengon tutte da Lanzago di Melma, in quel di Treviso, e son rispettivamente del 14 settembre, 18 ottobre e 10 dicembre 1898, è il conte Nicolò Bianchini di Venezia, destinatario Paolo Albertazzi, romano, a cui dobbiamo la raccolta.
Rispettosa ed ammirata amicizia legava i due, anche all'infuori d'un incontro de visu, che forse non ebbe mai luogo. La corroboravan, fra l'altro, comunanza di pensiero, d'aspirazioni, d'ideali, e profonda aderenza a quanto è più sentitamente cattolico, e vivo ed indefettibile attaccamento a quanto è più intimamente pontificio. Se, infatti, in quello scorcio di secolo può Nicolò Bianchini venir considerato come uno de' più tipici rappresentanti del così detto movimento clericale, e fu
Risorgimento, a. XIX (1932), fase. IV (Congrosso di Modena), p. 221; RIVERA L., I fatti del 1831 Il generale pontificio Filippo Resta e le lettere inedite a lui dirette dal-Varcivescovo di Spoleto Giovanni Maria Mostai Ferretti, in Rassegna Storica del Risorgimento, a. XIX (1932), fase. IV (Congresso di Modena), p. 205; OUDINOT (V.), De rItalie et de ses force* miUtaires, Paris, 1835, pp. 324; BOTAMI DBS PORTES R., 1849 -UExpédition Francaise de Rome sous la Deluderne République d'aprè des documenta inèdita. Par . Parili, Ch. Douniol- P. Téqui Lihr. Edit., 1904, in 8, pp. IX-436.
Cenni biografici sul generale Luigi Colli Ricci, che comandò lo truppe pontificie dorante la campagna del 1796, nono, alla voce corrispondente, noi Dizionario del Risorgimento Nazionale, diretto da M. Rosi, Milano, Vallardi, 1930-33, in 8, voli. 3, e provengono, non senza manchevolezze, dalla negletta opera di Bosi P., Dizionario Storico, Biografico, Topografico, Militare, d'Italia... Terza edizione, Torino, Tip. ed. G. Candeletti, 1883, in 8, di pp. 679-99-120-64.