Rassegna storica del Risorgimento
ESERCITO PONTIFICIO ; STATO PONTIFICIO
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1941
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54
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54 Paolo Dalla Torre
Il Generale Colli era per abbandonare Roma e andare a porsi alla testa del Corpo di Operazione, allorché seppe i sfortunati fatti d'armi avvenuti ed il rapido avanzare dei Francesi, per cui immediatamente partì dalla Capitale. Ma pervenuto a Terni apprese che i nemici occupavano già Perugia e Fuligno. Giunte le cose a tal punto, il Generale Colli provvide subito nel miglior modo ad ulteriore difesa, chiamando a marcie forzate da Roma e da altri luoghi tutte le truppe di cui poteva disporre ed unitele a quelle ritiratesi dalle Romagne e dalle Marche, e radunati i dispersi, formò un Corpo abbastanza forte, prendendo valida e strategica posizione nelle gole della Montagna di Somma con posti avanzati a Spoleto ed alle Vene (ove si recò anche il T. Generale Conte Gaddi). Il Generale poi informava il Santo Padre degli avvenimenti accaduti e sulle operazioni, soggiungendo, che egli era in vantaggiosa e forte posizione per opporre valevole resistenza al nemico. [Ma Pio VI aveva già iniziato laboriose trattative, che si conclusero a duri patti in Tolentino. La Santa Sede vi perdette, malgrado tanti sacrifici, le Legazioni e si trovò in gravi difficoltà economiche, difficoltà che non mancarono di ripercuotersi sensibilmente anche sul bilancio militare].
Vennero sciolti i Volontari a cavallo e furono congedati gli ufficiali chiamati dall'estero; la fanteria venne ridotta a quattro Reggimenti, riformando parecchi ufficiali, e furono ordinati altri provvedimenti imposti dalla necessità. Il 1 Maggio dello stesso 1797 si pubblicò la nuova organizzazione dell'Armata, con la quale fu stabilito che il comando di tutte le forze di terra e di mare fosse concentrato nella Congregazione militare. L'effettivo totale dell'Armata senza la marina fu ristretto a circa diecimila nomini di tutte la armi. II15 Agosto [1797] il tenente Generale Conte Gaddi, *) tanto benemerito della Santa Sede e della patria a sua richiesta passò allo stato dei pensionati. Nel seguente Decembre 1797, la guarnigione Pontificia di San Leo, comandata dal Capitano Silvani Filippo (poi Generale) sostenne alcuni combattimenti con i francesi.
Col pretesto dell'uccisione del Generale Francese Duphot in Febbraio 1798, i Francesi finirono per occupare tutto lo Stato della Chiesa e Roma, deportando il Magnanimo e glorioso Pio VI il giorno 20 di quel mese. Occupata la capitale dai nemici. l'Armata Pontificia, che per la sua pochezza numerica, e per [ordine del] Santo Padre, ad evitare spargimento di sangue inutile, non [oppose] alcuna resistenza, dagli invasori fu sciolta.
[Nel Novembre 1800 Pio VII ordinò che si riorganizzasse], nella stessa guisa del precedente Pontificato, e con sollecitudine, la Congregazione militare, e che la forza dell'Armata fosse relativa alle grandi ristrettezze del pubblico Erario, per cui dall'anno 1801 all'anno 1808, in cui, nel Febbraio accadde la seconda invasione Francese, l'Armata Pontificia subì continuate variazioni, da non potersi precisare.
Più e più .volte il Santo Padre Pio VII aveva condisceso a molti passaggi di truppa Francesi per i suoi Stati. Ma il 2 Febraro del 1808, precisamente col pretesto di passaggio, il Generale Francese Miollis, con un corpo di sue truppe forte di seimila uomini circa entrò in Roma e l'occupò di fatto, piantando perfino alcuni pezzi di artiglieria sulla piazza del Quirinale contro il Palazzo Apostolico ove risiedeva allora il Sommo Pontefice Pio VII impadronendosi ancora del Forte S. Angelo, contro la formale protesta del Comandante del Forte medesimo Tenente Colonnello Colli Angelo. In
11 II conte Gaddi, nacque a Forlì di illustre e nobilissima famiglia. Da giovane, entrò al servizio militare, ed alla morte del tenente generale conte Enea Caprara di Bologna fu promosso tenente generale e Comandante supremo dell'Armata. [Aveva preso parte, come s'è visto, alla campagna contro i francesi. Mori qualche anno dopo].