Rassegna storica del Risorgimento
ESERCITO PONTIFICIO ; STATO PONTIFICIO
anno
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1941
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60
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60 Paolo Dotta Torre
il Barbieri occupò Faenza ed Imola, [Ma il Cardinale Albani temendo nuovi disordini e stretto da forti difficoltà fece appello agli austriaci]. Il Generale Radctzki entrava il 24 Gennaio stesso nel territorio Pontificio con un forte Corpo di troppe e si avanzò fino a Castel S. Pietro non lungi da Bologna, congiungendosi ivi con tutte le forze pontificie. Il 28 austriaci e pontificii forti di 12 battaglioni, sei squadroni di cavalleria e quattro batterie di artiglieria si avvicinarono a Bologna. Tanto spiegamento di forze fece sparire in quella città qualsiasi idea dì resistenza. Infatti la Guardia Civica si ritirò dai posti che occupava e le truppe Alleate senza opposizione alcuna entrarono in città, giungendovi ancora, dopo poche ore, il Cardinal Commissario Albani.
Il Governo Francese, che vedeva di mal occhio un nuovo intervento dell'Austria negli Stati della Chiesa, per rappresaglia spedi nelle acque d'Ancona una squadra con truppe da sbarco ed il 22 Febraro 1832, sorpreso il piccolo presidio pontificio, i francesi, entrarono nella città e Forte, e non ostante le proteste del Delegato, del Comandante la piazza, vi si stabilirono insieme ai Pontificii. [Scoppiarono torbidi, che furono subito repressi. Lunghe trattative diedero luogo ad un accordo fra le alte parti]. Stabiliti che furono i patti con la Francia, gran parte delle truppe pontificie, [che avevan dato prove notevoli di fedeltà e di buona disciplina], vennero richiamate dalle Legazioni e furono scaglionate da Pesaro fino a Spoleto. ,
Durante i sconvolgimenti politici del 1831 e poco dopo di questi, Gregorio XVI ordinò arruolamenti straordinari. Questa sovrana disposizione, fu coronata da un felice risultato, giacché specialmente le Provincie di Comarca, del Patrimonio, di Sabina e di Marittima e Campagna, dettero un largo contingente di volontari, ed i fatti d'armi del 1832 dimostrarono chiaro quali soldati essi fossero, fedeli e valorosi. Il Governo della S. Sede, poi, volendo aumentare ancora la sua Armata, sul cessare del 1831 si determinò ad assoldare dei Svizzeri, per formarne due Reggimenti a due Battaglioni di Fanteria, con una batteria di artiglieria da campo di 8 pezzi, da aggregarsi ai Reggimenti stessi. l) Nel 1832 questi due Reggimenti con l'annessa batteria erano al completo, con una forza di quattromila uomini circa di fanteria e centoquaranta di artiglieria, i quali con la batteria furono destinati a guernire le Legazioni, giacché gli Austriaci si ritiravano nuovamente da quelle provincie. Il S. Padre egualmente volle che fossero riorganizzati i corpi ausiliari di riserva, esistiti anche nei precedenti Ponti ficaia, e che allora furono formati su 14 Battaglioni, dipendenti dal Generale in capo dell'Armata, e simili a ciò che oggi si chiama la Landeswehr in Germania. Questa riserva già esistente dal 1804, surrogata alla Milizia Urbana, nel 1820 era organizzata in 19 Reggimenti di Fanteria a due o più battaglioni, con i loro Colonnelli, T. Colonnelli e Capi di Battaglione, ed altrettanti squadroni, con uno Stato Maggiore Generale. I reggimenti, portavano il nome delle provincie alle quali appartenevano ed erano così distinti: 1 e 2 Regg. Ferrara - 1 e 2 squadr. Ferrara; 1 e 2 Regg. Bologna - 1 e 2 Squadr. Bologna; 1, 2 e 3 Regg. Romagna - 1, 2 e 3 Squadr. Romagna; 1 e 2" Regg. Urbino - 1, 2 Squadr. Urbino; 1, 2 e 3 Regg. Marche - 1, 2<> e 3 Squadr. Marche; 1 e 2 Regg. Umbria - 1 e 2 Squadr. Umbria; Regg. Patrimonio - Squadr. Patrimonio; 1 e 2 Regg. - Lazio e Sabina - 1 e 2" Squadr. Lazio e Sabina; 1 e 2 Regg. - Marittima e Campagna, 1 e 2 Squadr. Marittima e Campagna. La forza della truppa provinciale a quell'epoca ascendeva a 20 mila uomin i
]) I due generali comandanti Sali e De Courten e quasi tutti gli ufficiali superiori e subalterni di questi reggimenti avevano già servito in Francia nei reggimenti Svizzeri sotto Luigi XVIII e Carlo X, come anche molti soldati.