Rassegna storica del Risorgimento

ESERCITO PONTIFICIO ; STATO PONTIFICIO
anno <1941>   pagina <72>
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72 Paola Dalla Torre
VII. BINI LUIGI, reduce napoleonico, nacque nelle Marche sullo spirare del decimo ottavo secolo. Caduto il regno Napoleonico, tornò in patria e nel 1816 entrò a servire nell'Esercito pontificio. Nel 1832, già Capitano, fu promosso a Capo Batta­glione ed ebbe il comando del 2 Battaglione Cacciatori. Ufficiale molto istruito, il Bini fece del suo battaglione un vero modello di addestramento e di disciplina. Il 27 Marzo 1848 da Roma, ove era di guarnigione, col suo battaglione marciò a Bologna ove si organizzava il corpo di operazione pontificio, sotto gli ordini del Generale Durando Giovanni e gli fu affidato il comando del 1 e 2 Battaglione Cacciatori riuniti a reggi­mento. L'11 Maggio prese parte all'infelice fatto d'arme delle Càstrette, nel-Veneto, ed il 10 Giugno il Bini era alla testa dei suoi bravi soldati a Vicenza, ove contribuì a far piò gloriosa quella giornata piena di eroismo per le troppe pontificie. Dopo la campagna, essendo stata decretata una nuova organizzazione dell'esercito pontificio il Bini anche per la sua avanzata età, chiese ed ottenne la pensione. Cessò di vivere dopo qualche anno. Era decorato della Croce di S. Gregorio Magno. Aveva preso parte alle operazioni militari del 1831 e 32 e fatta la campagna del 1848.
'Vili. Bossi PIETRO, bravo e distinto ufficiale di Gendarmeria, nacque in Roma il 4 febbraio 1798, ove morì il 17 Maggio 1874. R 4 Luglio 1817, a 19 anni, si arrolò volontario in fanteria, Sottotenente il 1 Giugno 1823, nel 1831 con molto onore prese parte ai fatti d'arme di quell'anno. Tenente il 20 Agosto 1831, nel 1833 organizzato il nuovo corpo dei Bersaglieri passò a richiesta in quel corpo, ed il 10 Gennaio 1837 fu fatto Capitano. Nel 1848 i Bersaglieri vennero incorporati ai Carabinieri per cui il Bossi andò anch'esso a far parte di quel corpo. Con gli eventi del 1848 e 49 la Gendarmeria fu riorganizzata ed egli ebbe la promozione il 18 Dicembre 1851 a Maggiore. [Nel 1867 fu messo in disponibilità col grado di Generale di Brigata]. Dopo il 1870 si dedicò ad opere di carità, specialmente a profitto dei soldati pontifici indigenti. Il Bossi fu buon soldato ed onesto cittadino. Era decorato della Commenda di S. Silvestro, della Croce degli Ordini Piano e di S. Gregorio Magno e della medaglia commemorativa Pro l'etri Sede del 1860. Aveva preso parte ai fatti d'arme del 1831 ed alla campagna del 1860.
IX. BRACCI CONTE GIUSEPPE, nacque a Fano nel Febbraio 1756 e cessò di vivere in Roma nell'Ottobre 1837 di cholera morbus. In età giovanile, amantissimo della car­riera delle armi, si recò in Francia e si arruolò volontario nel reggimento fanteria Reale Italiano, apprendendo ad essere prode soldato alla scuola del Masséna, allora semplice Abitante maggiore in quel reggimento. Quando nel 1789 scoppiò la tremenda rivolu­zione di Francia, il Bracci seguì la parte legittimista e combattè gloriosamente in quelle memorande campagne colme di eroismo e di sventure, sotto gli ordini dell'invitto Principe di Condè. Ma vedendo che le sortì legittimiste volgevano al male, affrontando immensi pericoli, il Bracci fece ritorno in patria. Offerti i servizi al proprio Sovrano Pio VI, questi furono accettati e nel 1796 era capitano di una compagnia di Granatieri. Capo battaglione l'I 1 Novembre 1796 al Reggimento di Fanteria Romagna, nel Feb­braio 1797 combattè valorosamente contro i francesi. Ma nel 1798 per hi totale inva­sione francese degli Stati della Chiesa, le truppe pontificie rimasero sciolte, per cui il Bracci si ritirò a vita privata. Ristabilito nel 1800 il Governo pontificio, il Conte Bracci riprese il suo posto d'onore e nel gennaio 1802 fu promosso a T. Colonnello e nel seguente Luglio a Colonnello comandante il 1 Regg. Fanteria. Nel Febbraio 1808, invasa nuo­vamente Roma dai francesi, il Bracci, che era anche Consigliere alla Congregazione militare, ebbe' l'offerta del grado di generale nell'Esercito napoleonico, ma egli, fermo