Rassegna storica del Risorgimento

ESERCITO PONTIFICIO ; STATO PONTIFICIO
anno <1941>   pagina <73>
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Materiali per utia storia dell'esercito pontificio Ti
al giuramento, rifiutò energicamente l'offerta, subendo la prigionia e poi l'esilia da Roma. Nel 1814 tornando Pio VII trionfalmente nei suoi Stati, il fedelissimo Colon­nello Bracci corse al passaggio del Panaro e si prostrò ai piedi del suo Padre e Sovrano ponendosi ai suoi ordini. Giunto Pio VII in Roma, promosse il Colonnello a Generale di Brigata, nominandolo comandante supremo del piccolo Esercito pontificio e quindi, per il gran zelo ed abilità militare dal Bracci dimostrata per la sollecita riorganizzazione dell'esercito stesso lo promosse a T. Generale, ascrivendolo fra i suoi Camerieri Segreti di Spada e Cappa. Per tre anni, con sommo merito, funzionò da Assessore (Ministro) delle Armi, finché nel 1829, per la sua avanzata età e malferma salute chiese di esser collocato a riposo, che ottenne da Pio VIII, in una col grado di Capitano Generale onorario in attestato dei tanti e segnalati servizi resiTalIa S. Sede. Aveva fatto la campagna del 1797. Era fregiato di piò ordini equestri.
X. CARPEGNA CONTE FILIPPO, patrizio romano ebbe i natali in Roma il 19 Mag­gio 1813, ove mori il 7 Febraro 1890. La sua carriera militare può dirsi che abbia avuto principio nel Luglio 1847 allorché fu ampliata la Guardia Civica Romana ove fu nomi­nato ufficiale. Nei Marzo 1848 si pose a disposizione del Ministero delle Armi ed essendo stata accettata l'offerta di servizio partì dalla Capitale per i confini con la la Legione d i Civica Romana mobilizzata. Quindi il Carpegna col grado di Maggiore passò al seguito della 3a Legione Romana comandata dal valoroso Colonnello Galliano, distinguendosi sui campi di battaglia. Ma ove combattè da prode fu nella celebre giornata campale del 10 Giugno sul Monte Berico a Vicenza, giacché essendo stato ivi ucciso il Maggiore Conte Gentiloni, comandante il 2 Battaglione della 3a Legione, il Carpegna lo sostituì strenua­mente. [Entrò più tardi a far parte dell'esercito regolare giungendo al grado di Tenente colonnello. Il 20 Settembre 1870 trattò la resa di Roma], Da quel giorno visse vita privata in seno olla sua nobile famiglia occupandosi soltanto di studi scientifici nei quali era molto versato e di opere di beneficenza. Era insignito della Commenda di S. Gregorio Magno, della Croce di S. Silvestro e delle Medaglie commemorative Pro Petri Sede del 1860 e Fidei et Virtuti del 1867. Aveva fatto le campagne del 1848, 1860, 1867 e 1870.
XI. CLETER FELICE, nacque in Roma il 30 Giugno 1785 da distinta famiglia. U 15 Ottobre 1805 entrò a servire nella cavalleria, Reggimento Dragoni.
Nel 1808 le truppe pontificie dai francesi furono incorporate al loro esercito, per coi, il giovane Cleter, costretto dalla forza, dovette subire la sorte comune e parteci­pare delle tanto memorande campagne napoleoniche. Reduce in patria, il 21 Deccm-bre 1816 fu riammesso, col grado di Sottotenente, nel corpo dei Dragoni. Tenente il 1 Maggio 1822 prese poi parte onorevole alle operazioni militari del 1831 e 1832. Capi­tano TU Decembre 1835 e T. Colonnello il 21 Agosto 1847, fu scelto a Sottocapo di Stato maggiore della Guardia Civica romana. Trascorsi gli eventi del 1848 e 49, rimase al seguito del Corpo di Stato maggiore generale dell'esercito. Quindi fu impiegato alla Direzione del personale del Ministero delle Armi. Il 22 Ottobre 1865 cessò di vivere in Roma sua patria avendo percorso una lunga ed onorata carriera di circa 60 anni. Era decorato della Croce di S. Gregorio Magno e della Lcgion d'onore di Francia. Aveva. preso parte alle operazioni militari del 1831 e 1832.
XII. COLLI ANGELO, dottissimo ufficiale di artiglieria, figlio al Generale Francesco di Paola tanto benemerito della S. Sedo, nacque sul declinar del secolo XVIII. Entrò giovane nel corpo dei Bombardieri pontifici, il qua! corpo nel 1796 con nuove reclute
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