Rassegna storica del Risorgimento

CARLO ALBERTO RE DI SARDEGNA ; STATO PONTIFICIO
anno <1941>   pagina <753>
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Vita deWIstituto
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Londra e gli inglesi nelle impressioni di un grande modenese del 183ì. - Con una interessante rivelazione il Segretario del Gomitato prof. Alfonso Morselli chiose la serie delle comunicazioni. Egli parlò di Ermenegildo Zeneroli, di Solara, caldo coope­ratore di Cito Menotti nel movimento rivoluzionario, e di un inedito, sconosciuto libretto d'appunti di viaggi da lui scritto fra il 1831 e il 1840. In questo libretto, disadorno formalmente ma schiettissimo, è ricordato, fra l'altro, un viaggio fatto dallo Zeneroli a Londra nel 1839 e sono fedelmente annotate le impressioni che l'Esule ne riportò.
Lo Zeneroli rimane disgustatissimo degli inglesi del suo tempo, dei quali ebbe a sperimentare le ladrerie, la brutalità e soprattutto lo sconfinato egoismo: egli si abbandona perciò a giudizi quanto mai interessanti e attuali sul loro conto.
Il prof. Morselli lesse e commentò con giusta misura che qui sarebbe lungo riferire tali giudizi, destando nell'uditorio uno spiegabile interesse.
Col saluto al Duce, nuovamente dato dall'Eco, il Prefetto, l'importante adunanza si sciolse.
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ROMA. Lunedi 15 settembre u s. venne eseguita al cimitero del Verano la rico­gnizione e la traslazione dei resti mortali del poeta soldato Goffredo Mameli, destinati ad essere successivamente tumulati nel Monumento ossario gianicolense. Alla presenza dell'Eccellenza il Governatore di Roma, del Federale dell'Urbe, del generale Ezio Gari­baldi, dei membri della Commissione esecutiva per il Monumento ossario, dei rappre­sentanti della Reale Accademia d'Italia, degli Unici Storici militari, del R. Istituto per la Storia del Risorgimento e del suo Comitato romano, del Podestà di Genova e degli eredi Mameli, la cassetta di zinco fu tolta dal monumento, ove era stata deposta nel 1891 e, coperta dal drappo tricolore del battaglione universitario romano del 1848, venne trasportata al Vittoriano. Quivi, nella stessa mattinata, il generale Ezio Garibaldi ha consegnato al Segretario generale del R. Istituto per la Storia del Risorgimento i gloriosi resti, i quali, racchiusi in un sarcofago ravvolto nella coperta che era stata sopra la bara di Giuseppe Mazzini e nello storico tricolore universitario, sono stari col­locati nella cripta del Milite Ignoto, ove sono rimaste fino al giorno della loro solenne traslazione al Monumento ossario, avvenuta il 3 novembre.
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TORINO. Il 7 luglio u. s. moriva in Torino il prof. comm. Adolfo Colombo. Insegnante di materie letterarie nei RR. Ginnasi di Ceva, Saluzzo e Torino, poi Preside di 1* categoria nei RR. Licei Ginnasi, nel 1908 aveva iniziato la sua vera attività di risorgimentista quale collaboratore della rivista 11 Risorgimento Italiano. Socio fer­vente e operoso della Società Nazionale per la Storia del Risorgimento, trasfuse il suo entusiasmo patriottico in scritti e discorsi, talvolta con qualche danno per la valuta­zione critico-storica, ma sempre con onestà d'intenti e serietà di preparazione, sicché i suoi studi sul Santarosa, l'Azeglio, il Gioberti, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, riescono di valido aiuto. Ordinatore di mostre storiche di rara competenza, propagan­dista efficace, direttore del Museo Nazionale del Risorgimento dal 1926 (ma già dal 1911 aveva ad esso dedicato, riordinandolo, appassionate cure) sino al 1938, attese al suo allestimento nella sede provvisoria del Palazzo del Giornale e, limitatamente alla sezione 17061849, nella sede definitiva di Palazzo Carignnno. Membro della Missione diplomatica italiana per la commemorazione del Santarosa ad Atene nel 1925, della Commissione Reale per gli scritti di Giuseppe Garibaldi, della Deputazione Subalpina di storia patria, Socio benemerito della Federazione Nazionale dei volontari Garibaldini, fu collaboratore della Rassegna Storica del RÌ8orgimentot de La Lettura e de La Stampa, H suo nome è affidato principalmente alle sue opere delle quali diamo un elenco.