Rassegna storica del Risorgimento
BASSI UGO
anno
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1941
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pagina
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777
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L'Episcopato bolognese è gli avvenimenti del 1848 e 1849 777
L'assenza del Gavazzi fu breve. Caduta Vicenza, il 15 giugno ricompariva a Bologna, riprendendo la sua azione. Era venuto il momento di procedere al suo arresto. Ma l'unica autorità bolognese, che aveva avuto ordini precisi era l'arcivescovo, ed era anche l'unico, che per non mischiare il sacro col profano politico e poliziesco, non intendeva eseguirlo, anche perchè non si sentiva spalleggiato dalle autorità secolari. Ciò gli è causa di nuova e profonda amarezza, e non esita a confidarsi con monsignor Lucciardi:
Prevedendo di essere privo d'assistenza scrive il 21 giugno 1848, e per non sacrificare me, e il mio buon Clero, non ho creduto di eseguire gli ordini del Santo Padre comunicatomi da V S, Rina con foglio 10 corr. relativi all'arresto del noto soggetto, che già per la terza volta è tornato in questa città la sera di giovedì scorso, e subito ha ripreso il corso della fatale predicazione. Prego la di Lei bontà di mettere in vista con tutta riservatezza al Santo Padre la critica mia situazione, e di fargli noto che tempo fa mi adoperai col P. Venturini Provinciale per impedire tanto scandalo, ma che tutto mi è riuscito inutile.
Aggiungo per norma di V. S. che qui si permette la vendita del ritratto del noto soggetto, e dell'altro suo collega (il Bassi), come pure faccio riflettere chela Gazzetta privilegiata Governativa portò più volte articoli in 1 ode di quei due miserabili, il che rende vieppiù delicata 1 a mia posizione.
Non ho parole che bastino a significare a V. S. IllnTa e Rina la mia profonda afflizione tanto più sensibile per la cadente mia età, come pure quella del mio amatissimo Clero, e della parte sana della popolazione;
Spero nella misericordia del Signore e nella provvidenza del Santo Padre, cui prego la S. V. Rima di presentare l'omaggio della mia sincera venerazione.
Questa lettera si incrociò con altra pure del 21 giugno del cardinale Soglia (n. 63155). Essa rivela l'indignazione romana per la condotta del Gavazzi, ma ancor più per quella del Galletti, il quale eludeva gli ordini del Pontefice. Essa documenta quanto più tardi il Farini scriverà al Minghetti: Del padre Gavazzi non so che dire. JD Papa vuole che sia allontanato e punito. Ma chi lo obbedisce? .1)
Gli ultimi reclami giunti qui sulla riprovevolissima condotta del noto P. Gavazzi scrive il Soglia hanno vieppiù indignato l'animo della Santità di Nostro Signore, per cui ha ordinato che si tornasse ad inculcare al Ministro di Polizia l'arresto del medesimo ne' termini che l'Eminenza Vostra si compiacerà di leggere nell'accluso foglio. Ho stimato opportuno di portare a cognizione questo nuovo eccitamento dato al ridetto Ministro perchè Ella conosca, e colla sua prudenza faccia conoscere, come la Santità Sua siasi replicatomente occupato di questo argomento.
La lettera al Galletti è così perentoria, che soltanto con una gherminella egli poteva sottrarsi all'ordine di far arrestare il Gavazzi:
Nuovi e forti reclami sono giunti al S. Padre sulla riprovevole condotta che mena il noto P. Gavazzi Barnabita in Bologna, la quale è giunta al punto da
') M. MJNGHETTJ, I miei ricordi* II, 398.