Rassegna storica del Risorgimento
BASSI UGO
anno
<
1941
>
pagina
<
788
>
788 Umberto Beseghi
porporato, a causa appunto dell'ultima parte. Il 3 settembre, infatti, rOppizzoni, predisponeva la seguente minuta di risposta:
Quante volte mi potessi promettere il fine cui mirano le paterne intenzioni di N. S. non esiterei di adoperarmi in ogni maniera di sollecitudini. Ma le attuali imponenti circostanze non lasciano sperare un buon successo, ne posso aspettarmi la cooperazione de* Parrò chi perchè nella generale costernazione degli animi e il pericolo comune non possono esporre di più la sicurezza delle loro persone. Profittando del consiglio dì Vìa Emzà riterrò presso di me con tutta riservatezza la lettera che piacque al S. Padre d'indirizzarmi. Accuso il ricevimento di scudi 100 i anali saranno da me distribuiti alle vedove che hanno perduto i mariti negli ultimi avvenimenti.
Ma questa lettera così predisposta non fu spedita. Parve, forse, troppo cruda e inadempiente alle istruzioni pontificie. In Curia si pensò ehe era necessario fare qualche cosa che, anche in tono assai, ma assai minore, fosse prova di buon volere. Fu, pertanto dato il consenso per la celebrazione di un triduo di ringraziamento da celebrarsi nel Santuario della Madonna di San Luca, nei giorni 8, 9 e 10 settembre (avviso sacro del 5 settembre 1848), in occasione del trigesimo della vittoria popolare; cerimonia, si noti, che il Municipio aveva preannunciata fin dal 14 agosto. Per parte sua il cardinale pubblicò il 6 settembre la seguente notificazione, nella quale il breve di Pio IX ha una timida eco. Non conoscendo i precedenti, è ben difficile supporre che l'arcivescovo avesse presente agli occhi e allo spirito un documento di maggiore importanza, già predestinato alla sepoltura nell'archivio.
È 0 vostro Pastore che vi parla, o Figli amatissimi in Gesù. Cristo, e parole vi parla confortatrici degli animi vostri, parole di confidenza nella misericordia del Signore, e nella intercessione della sua Santissima Madre. Vi godrà l'animo senza dubbio, s'apriranno i vostri cuori alle più dolci speranze nel vedere aperta alla divozione vostra una preziosa opportunità nel Triduo che ai farà innanzi la prodigiosa Immagine della Beata Vergine di S. Luca nel suo Tempio, ne* giorni accennati da questo provvido Municipio. Sono troppo recenti le grazie ottenute per impegnarvi a tributarle l'omaggio della vostra riconoscenza, sono troppo noti i presenti bisogni per eccitarvi a ricorrere a Lei, onde volga sopra di noi uno sguardo di misericordia. Lo atesso Supremo Gerarca mosso del più vivo desiderio di vedervi felici e tranquilli, di vedere fiorire fra voi Vordine e la pace, Ci chiama a cooperare al suo santissimo intendimento co1 mezzi che sono proprii del nostro episcopale Ministero. E noi che siamo con voi, amatissimi Figli, comuni le sorti, comuni le calamità, non cesseremo di ripetervi con tutta la forza dell'animo: amatevi scambievolmente, perchè l'amore de1 vostri simili, è l'espressione più vera di que* sentimenti con che dobbiamo amar Dio. Il bene che ci vogliamo reciprocamente, è l'omaggio che meglio a lui piace, è Fazione che sopra ogni altra lo imita e lo onora. Tanta è la degnazione della sua bontà verso di noi, che gradisce come portato a so quell'affetto che noi portiamo per amor suo a' nostri fratelli. Cosi l'uomo portando amore verso il suo simile, è come in atto continuo di amoroso sacrificio al Signore, e comunica abitualmente con lui; cosi tutta l'umana società è una famiglia, che riconosce a Padre Iddio,