Rassegna storica del Risorgimento
BASSI UGO
anno
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1941
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789
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L'Episcopato bolognese e gli avvenimenti del 1848 e 1849 789
ed è continuo sotto gli occhi di Dio. Ma guai a coloro che osano spezzare il comandamento di t)iol Tanto più presti e terribili saranno i suoi gastighi, quanto maggiore furono l'enormità delle colpe! Nella pratica della sana morale, o dilettissimi figli, sta la speranza del nostro prosperamento, ov'essa manchi, a nulla valgono le Sovrane leggi, gli ordinamenti più provvidi dello Stato. E questa virtù la avremo se veramente poniamo la nostra fiducia in Maria quaeramus grattarti et per Marìam quaeramus. S. Bem. Siccome Gesù Cristo è nostro mediatore di giustizia presso l'eterno Padre, cosi Maria è mediatrice, che colle sue preghiere ottiene quanto vuole dal Figlio, anzi il Figlio vuole che tutte le grazie passino per mano della madre. Totius boni plenitudinem posuit in Maria, ut si quid Spei in nobìs est, si quid gratiae, si quid salutis ab ea noverimus redundare. Id.
Ascendiamo dunque il Sacro Monte, o dilettissimi, e prosternati innanzi alla sua Immagine apriamole i cuori nostri, supplichiamola pe' nostri bisogni e per la tranquillità della nostra Patria, e ne saremo consolati.
In questa notificazione, dì carattere prevalentemente religioso, la parola di Pio IX è più che diluita, sommersa. L'elogio al valore dei bolognesi, è soppresso; il monito, per quanto temperato, a rientrare nella legalità, è trasformato in un paterno appello a scambievole amore; e la missione affidata all'arcivescovo di affrontare insieme al clero, anche con sacrificio, la bufera delle basse passioni scatenatesi in città, è compiuta col minimo rischio.
Il 9 settembre, il cardinale Oppizzoni, è in grado di rispondere al cardinale Soglia, spiegandogli le ragioni del suo contegno, e invocandone l'approvazione
Mi grongeva scrive il venerato foglio di Vìa Emza coU'unita lettera di N. S, nel tempo che accadevano in questa Città omicidi di inaudita barbarie per spirito di vendetta e in pieno giorno e nelle pubbliche contrade. Lascio considerare all'Ernia Vra lo stato dell'animo mio e del mio buon popolo in simile frangente. (Il cardinale aveva scritto nella minuta Clero prima di popolo, ma cancellò la paróla).
Prevedendo che le mire, cui tendevano le paterne intenzioni del Santo Padre non avrebbero in tal punto sortito il bramato effetto, tenni presso di me riservatamente il Foglio della medesima Santità Sua.
Ora sperandosi, mercè l'ajuto divino, che siano cessati i delitti sanguinari, ed essendo giunto FEmo Amat, ho pubblicato una notificazione di cui qui compiego alcuni esemplari, non senza pregarla di presentarne una copia a Sua Beatitudine onde conosca il mio operato.
Non posso tenermi dal supplicare FÉ. V. di volgere le sue autorevoli cure a prò* di questa Città che sospira una pace permanente ed una stabile tranquillità.
Accuso il ricevimento di BC. 100 i quali saranno da me distribuiti alle vedove che hanno perduti i Mariti negli ultimi avvenimenti
Roma approvò l'operato del cardinale Oppizzoni.
Ho rassegnato al S. Padre scrive il cardinale Soglia (lettera 7932/1 del 12 settembre 1848) il Foglio di Vostra Eminenza del 9 corrente con le stampe che vi andavano congiunte. Il singolare zelo ch'Ella ha spiegato nelle presenti gravi