Rassegna storica del Risorgimento
BASSI UGO
anno
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1941
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pagina
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794
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794 Umberto Beseghi
Alla Montagnola replico consimili frasi alla plebe che dalla piazza lo accompagnarono alla Montagnola. Molte donne ascoltataci in ambedue i luoghi.
Parlò alla Montagnola. Più volte in piazza ma moderato sebbene equivoco in alcune espressioni.
Per quanto il Gavazzi tentasse di ricondurre l'ordine, la situazione non migliorò. La plebe continuò a seguire i tribuni, che in quei giorni dominavano, e i delitti si ripeterono. J)
Capì il Gavazzi di mancargli il successo che si proponeva diraggiungere, e cercò di essere nuovamente ricevuto dal cardinale Oppizzoni per concordare un'azione più efficace. Siservì coinè intermediario deldott Giuseppe Minelli, sindaco della Mensa arcivescovile e promotore fiscale della Congregazione consultiva dei Luoghi pii. H Minelli scrisse il 6 settembre 1848 una lettera al canonico Donini, fissando alcuni punti del colloquio.
Io so che paure Gavazzi aggradirebbe moltissimo che 1* Emo mediante uno di quelli che avvicinano l'Emo mandasse a chiamare, e gli mostrasse aggradimento pel contegno tenuto, che difatti fu buono. Non sarebbe mal fatto se voi gliene deste un sentore, facendogli pure conoscere che in ciò vi sarebbe del contento generale, e che come l'altra volta disse di non benedirlo questa volta lo benedicesse, non importa che con esso lui niente [dicesse] della religione barnabitica (cioè dei dissensi con le gerarchie del suo Ordine, e della secolarizzazione pronunciata e non eseguita), ma solo lo insinuasse a predicare l'ordine e di stare uniti al Sovrano, e più di tutto lo trattasse gentilmente. Sono momenti in cui tutto giova, e anche le cose che sembrano mal fatte a chi non riflette possono produrre un esito felice.
H cardinale dovette accettare il consiglio che il Minelli gli suggeriva a mezzo del canonico Donini, poiché il 9 settembre, ebbe dall'intermediario un altro biglietto.
Alle ore 11 e mezzo sarò da lei. Da detta ora fino al mezzo giorno attenderò Padre Gavazzi che ha detto di portarsi da Vostra Eminenza, non già perchè Ella abbia bisogno di consiglio, ma solo per avvertenza la prevengo che bisogna trattare con dolcezza Gavazza, non parlare del passato, ed insinuarlo di porsi con tutto l'animo p. quietare questi torbidi, ciò Io dico perchè oggi vi sono torbidi serii, giacché il popolaccio è adirato per gli arresti.
Quale esito avesse il convegno, non risulta dalle carte d'archivio. È da dubitare, però, che avvenisse, poiché manca la solita diligente annotazione deH'Oppizzoni. Comunque il proposito del Gavazzi di essere elemento d'ordine, oratore presso il popolo della legalità e della rinuncia a torbide passioni, durò poco. Partigiano per natura e per ambizione, ai lasciò ben presto trascinare dai suoi istinti demagogici. Partecipò
i) Sulla situazione di Bologna in quei giorni cfr. anche G NÀTÀM, Cronache bolognesi del quarantotto, II. Estratto dalla rivista Bologna, 1934-35, e G. MAIOLI: Bologna prima e dopo V Vili agosto e Vopera del Prolegato Cesare Bianchetti, in rivista il Comune di Bologna, a, 9, settembre 1930, p. 10.