Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO
anno <1941>   pagina <808>
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808 Umberto Beseghi
Anche oggi vi rechiamo una grata novella. L'Arcivescovo Opizzoni di Bologna, pervenutogli da Gaeta l'atto di scomunica, raccolse un consiglio di teologi, scelti fra i sacerdoti per sapienza e virtù, più venerati nel paese, e loro sottopose tale atto pontifìcio.
Dopo lungo e coscenzioso esame, essi decisero che la scomunica non dovesse essere pubblicata dalla Chiesa, la quale non riceve nessun danno o sfregio dalla Costituente.
Il popolo, nominando i suoi deputati alla Costituente, non fa che esercitare il proprio diritto, di crearsi cioè un governo che proveda alle sue necessità temporali, mentre rispetta la legge di Dio e conserva la sua reverenza a quelli che spiritualmente lo rappresentano in terra.
Noi speriamo che questo esempio del santo Arcivescovo Opizzoni parlerà al cuore del Pontefice, il quale, liberandosi dagli uomini che gli stanno attorno con mondani con­sigli d'avarizia e di sangue, vorrà ricordare che il Regno di Cristo non è di questo mondo, e che è poco edificante il vedere l'erede del Crocefisso mendicare presso i potenti della terra il mantenimento di un trono usurpato e contaminato di delitti.
Roma li 21 Gennajo 1849
P. S. Anche il Vescovo di Ancona, CADO LINI, seguì l'esempio dell'Arcivescovo di Bologna, rifiutandosi a pubblicare dalla Chiesa l'atto di scomunica.
Noi conosciamo quanto ci sia di vero in questa bombetta elettorale, e quanto ci sia invece di tendenzioso e di falso. Comunque essa servì a smuovere gli incerti, poiché il manifestino, diffuso nei giorni dei comizi, non poteva essere validamente contrabbattuto da una smentita. Quando questa venne pubblicata il 26 gennaio 1849 sulla Gazzetta di Bologna, la votazione era già avvenuta. Ma il cardinale Oppizzoni intese con ciò difendere se stesso, divenuto nello Stato pontificio, e anche fuori, centro di polemiche di vario genere.
Siamo autorizzati dice la rettifica a dichiarare che la stampa pubblicata in Roma colla data del 21 gennaio 1849 intitolata Atto del Cardinale Oppizzoni riguardo alla scomunica, reimpressa poscia sotto lo stesso titolo anche in Bologna, è falsa in ogni sua parte.
La Curia fece stampare in estratto tale smentita, e la diffuse largamente.
* *
Plausi e rampogne acerbe pervennero da ogni parte al cardinale, e il presunto suo. gesto fu ampiamente sfruttato dalla stampa.
H primo a congratularsi con l'Oppizzoni fu Giuseppe Galletti. Queste congratulazioni sono veramente singolari, se consideriamo che il trucco elettorale fu organizzato a Roma. La sua lettera, ha, quindi, un curioso sapore beffardo. *)
Ernia Bevine
In mezzo alle vicende procellose in cui mi sono mio malgrado trovato ravvolto appena giunto in Roma, io ho vissuto tal vita da non poter disporre di un minuto per
i) Secondo il risultato delle nostre ricerche la notizia dell'atteggiamento del cardi­nale Oppizzoni sul Monitorio, fu pubblicata a Roma, prima che a Bologna, e in altri