Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO
anno <1941>   pagina <815>
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L'Episcopato bolognese e gli avvenimenti del 1848 e 1849 815
propongano il mezzo d'attenersi acconcio alle circostanze di questi nostri calamitosi tempi. !
Monsignor Termanini, adunati gli ecclesiastici, comunicava all'arcive­scovo, con lettera senza firma del 15 febbraio, l'esito della consultazione.
Ernia Rma
Dacché ho potuto adempiere con mia piena soddisfazione a quanto V. E. R. m incaricava colla sua Ven.ma del 12 corrente, con brevi parole Le rispondo; che una­nime è stata la risposta affermativa al primo quesito della Sua Riservatissim a delli 31 scorso diretta agli Illnii Signori che oggi mi hanno favorito; che unanime parimenti è stato il loro sentimento intorno al secondo quesito, ed è, che il Vescovo è tenuto per sé o per altri che giudichi opportuno, a far sentire la Sua voce autorevole ai Sacerdoti accennati nella lodata lettera delli 31, onde paternamente ammoniti, possano quietare la loro coscienza ed apprendere il modo di riparare prudentemente agli scandali che si reputano inevitabili; che se alcuno di essi non cedesse alle paterne ammonizioni, e alla offerta delle recenti facoltà Apostoliche, e di chi V. E. R. è investita, e si mostrasse ostinato, ed ulteriormente contumace, concordemente avvisano li sopra lodati Rimi Signori che lo scandaloso si allontani sollecitamente dal mal praticato ministero, o vi sia allontanato per sentenza pronta dei Sacri Canoni.
Una preghiera a V. E. R. Questo carteggio riserva rissimo è posto nelle mani di Y. E. R. cui rispettosamente mi professo.
Blando era quindi il giudizio nei confronti dei sacerdoti, e blande furono anche le penitenze inflitte. Verso qualcuno, ritenuto ulteriormente contumace, si giunse alla sospensione dalla confessione e della predica­zione per limitato tempo; ma in genere ciò avvenne dopo l'occupazione delle Legazioni da parte degli austriaci.
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Nel parere collettivo dei teologi si accenna a facoltà apostoliche di cui il cardinale era investito. Effettivamente, mentre i teologi si consultavano fra di loro, l'arcivescovo, premuto dalle replicate richieste dei parroci, e da qualche velata minaccia di autorità locali, aveva prospet­tato il caso al Penitenziere maggiore, cardinale Castracane, e questi 1' 8 febbraio 1849, concedeva la facoltà assolutoria, con la seguente formola:
Sacra Poenitentieria RJnS in Xto Patri S. R. E. Cardinali Episcopo Bononien. De speciali, et expressa apostolica auctoritatefacultatem communicandam Vicario in spirituali' bus Generali concediti qua, attentis peculiaribus circumstantiis, sive per se, etiam extra Sacramentalem Confessionem, sine per Parochos, et Confessarios sibi benevisos in actu Sacramentalis Confessionis prò sua dioecesi uti valeat ad annum prò Foro conscientiae tantum, nempe absolvendi a casibus, et Censuri* incursis Personas in praemissis culpa' biles, injunctis in singulis casibus de jure injungcndis, et spedalini obligatione standi mandalis Ecclesiae, desuper ferendis. *)
1) L'arcivescovo faceva tosto stampare una facoltà di assoluzione che consegnò ai parroci e ai confessori, man mano che veniva richiesta, con la formola seguente:
A udori tatti Apostolica qua fungimur concediImus facultatem ad. menses Orator
........,f absolventi a Casibus, et Censuriti incursis prò foro conscientiae tantum