Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO
anno <1941>   pagina <823>
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L'Episcopato bolognese e gli avvenimenti del 1848 e 1849 823
prima; e s'invocava dalla Madonna, ch'Ella dal Signore farà piovere su questa città, e sul popolo suo le grazie opportune, e le benedizioni celesti.
Ora se queste frasi potevano essere interpretate in modo signifi­cativo, non avevano nella mente del cardinale alcun intendimento particolare; ma si riferivano soltanto a ragioni spirituali.
11 7 maggio, con l'apparire di corpi austriaci in prossimità della provincia, la città veniva posta in stato di difesa. Il preside Biancoli, nel darne pubblico annuncio, concludeva:
Invocate l'assistenza divina col mezzo del culto, e dei Ministri della Religione. I nostri Padri ricorsero sempre a tali presidii nella minaccia di gravi avvenimenti. Imi­tiamoli noi anche in questo, se non vogliamo essere degeneri, e se vogliamo la libertà e 1* Indipendenza.
Così l'invocazione del Presule, il quale, nonostante le sollecitudini dell'arcivescovo di Modena, non aveva voluto abbandonare la città, si accordavano con quelle delle autorità civili. Non solo, ma accogliendo i voti della Municipalità, fece concorrere alla resistenza delle armi, il sussidio dèlia preghiera. L'11 maggio, quando la città è stretta dagli austriaci, pubblica una notificazione per indire un triduo.
Per assecondare i pii desideri manifestatici da questa Commissione Governativa Municipale, prescriviamo per tre giorni decorribili da sabbato (e cioè dal 14 maggio), in ciascuna Parrocchia, e nelle Chiese de* Regolari dell'uno e dell'altro sesso nell'ora che si terrà più comoda al Popolo vi sia la benedizione col Venerabile Sacramento premet­tendo le Litanie della SS. Vergine in unione alle altre Preci solite a dirsi nell'occasione dell' Esposizione dell'Augustissimo Sacramento.
Procurate, o miei dilettissimi figli, di accorrere a tale Sacra Funzione con sensi di vera pietà e religione, memori che qualunque efficace sollievo dalle tribnlazioni si ha soltanto da Pio, a cui dobbiamo con piena fiducia stare mai sempre aderenti, impo­nendo all'uopo la validissima mediazione della comune Madre Maria Santissima.
La pace e la misericordia di Dio sia sempre con voi.
Contemporaneamente veniva sospesa la traslazione dell'Imagine della Madonna di San Luca, in quanto il suo Santuario, dominante dal monte della Guardia Bologna, era nelle mani degli austriaci.
Durante le giornate della difesa, non erano mancati sacerdoti i quali si erano posti arditamente a fianco del popolo combattente. Uno di essi, il canonico di San Petronio Cesare Pasi, con una fascia tricolore intorno alla vita e armato di sciabola, aveva capeggiato le squadre popolane. Fu questo il caso più notevole, e che fece maggior chiasso.
i) Anche il cimitero della Certosa era occupato dagli austriaci. L'arcivescovo do­vette autorizzare la sepoltura dei cadaveri in alcune chiese, come quella di S. M. Lagri-mosa degli Alemanni, di San Martino e dei padri Serviti (Archivio arcivescovile di Bologna, cartone S-461, fase. 21).