Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO
anno <1941>   pagina <828>
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828 Umberto Beseghi
In conclusione era quello che desiderava il cardinale, che si ignorassero quanto è possibile gli austriaci, ed era segno di pazzia occuparsene fuori misura!
Ma come era possibile ciò? Persino il reazionario arciprete di Cento, don Antonio Amadei, è costretto a lagnarsi col cardinale per le contri­buzioni imposte alla sua città. Si sperava scrive che per mezzo di Bedini si avrebbe avuto la restituzione dei duemila scudi, l'ospedale ha dato 400 scudi d'argento, ma ha ricevuto carta.
Così il prestigio del Commissario pontificio andava scemando nell'animo anche di coloro, che pur avevano invocato, come l'Amadei, la restaurazione, con qualsiasi mezzo, dell'antico governo. Spregiatore il Gorzkowski dei pontifici, non lasciava a essi che un potere effimero, poiché ogni manifestazione di vita, dal passaporto alle stesse cerimonie religiose, dovevano avere il suo consenso.
VII. I
IL CORPUS DOMINI E LE IMPOSIZIONI AUSTRIACHE
Anche le cerimonie religiose. L'episodio che narriamo rimase quasi ignoto, in quanto la ripercussione pubblica fu assai meno grave del retroscena.
H 2 giugno 1849, a sedici giorni dall'occupazione austriaca di Bolo­gna e dalla restaurazione del Governo pontificio, il cardinale Oppizzoni pubblicava una notificazione in data del giorno prima, con la quale indiva l'annuale e tradizionale processione in occasione del Corpus Domini* Secondo il solito, dopo il rito religioso nell'interno della Metro­politana di San Pietro, alle dieci e mezza antimeridiane una processione composta di fanciulli, di ordini religiosi e di sacerdoti, avrebbe accom­pagnato il Santissimo lungo le vie che circondano l'isolato fra il tempio e l'attuale via Rizzoli (Cantone dei Fiori, Mercato di Mezzo, via Caval­leria, via Altabella). Oltre a questa processione, altre, di carattere più. popolare, si svolgevano in alcune parrocchie nelle domeniche successive, secondo un turno decennale. Sono queste caratteristiche e secolari con­suetudini bolognesi, note col nomo di addobbi, pei festoni colorati che pavesano le vie di tutta la parrocchia. In quell'anno il turno celebrativo spettava alle parrocchie di San Martino e di San Paolo.
La notificazione del cardinale Oppizzoni era di questo tenore:
Col cuore sul labbro vi parla il vostro Pastore, o Figli, o Fratelli amatissimi in Gesù Cristo. Uno sguardo al passato, ed ohi quale argomento di considerazione, quale