Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO
anno <1941>   pagina <834>
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854 Umberto Bcseghi
singolari maneggi. E ottenne questo biglietto munito di un largo sigillo in ceralacca rossa con impresso lo stemma imperiale:
Carissimo
Nulla osta alla pubblicazione dell'avviso che vi ritorno, il quale mi pare anche ben ponderato.
Desidero felicità a voi, all'Arcivescovo e al Santo Padre. Dio ne perdoni, e benedica
Villa Spada 5 Giugno 1849 II tutto vostro
Luigi.
Chi era questo Luigi in tanta confidenza con monsignor Bedini, che appare così autorevole a Villa Spada ? Era Luigi Martello, intendente del quartier generale, uno dei non pochi italiani al servizio dell'Austria.
Il Bedini, nell'inviare il biglietto del Martello al cardinale Oppiz-zoni, scrive un'altra lettera privata, nella quale cerca di giustificare la singolarità del mezzo usato e la forma officiosa del nulla osta:
Eminenza Revma
Non tardo un istante a rimettere all'È. V. la circolare coll'orìginale foglio di risposta dell'amico Martello, a cui mi diressi. Vedrà l'È. V. che in tale guisa si è evitata l'umiliante formalità d*un visto; ed anche il non osta è diretto a me, non ad altri.
In questi tempi terribilmente eccezionali non abbiamo che l'alternativa o di subire il minor male, o di accrescere malaugurate complicazioni.
Mi raccomandi a Dio nelle sue sante orazioni, e inchinato al bacio della S. Por­pora in pia venerazione mi ripeto
Dell'E. V. R. Dmo Uino Servo
Martedì sera (5 giugno 1849) G. Bedini.
La stessa procedura attraverso all'amico Martello fu seguita anche per la circolare trasmessa ai parroci, e alla quale fa cenno la penultima lettera del Bedini, e accompagnante l'allocuzione 20 aprile di Pio IX. Il comando austriaco, per voce del Martello, trovò la circolare così incensurabile da richiederne copie. Vi erano infatti frasi che tornavano straordinaria­mente gradite all'Austria, poiché si invitavano i parroci a elevare preci
pel desiderato e felice ritorno del Sommo Pontefice alla sua Sede, e per le invitte e generose Potenze che concorrono a prestare l'ajuto invocato dalla Santa Sede, al fine provvidissimo di far regnare Ira i suoi diletti popoli l'ordine, la giustizia e la pace. *)
Questo sistema di sottoporre al nulla osta austriaco i pubblici documenti arcivescovili durò fino ail'8 agosto 1849, giorno nel quale Ugo Bassi e Giovanni Livraghi cadono fucilati, e il generale Gorzkoswski, lascia Bologna per assumere il comando del 2 corpo d'armata di riserva, operante contro l'agonizzante Venezia.
UMBERTO BESEGHI
l) Archivio arcivescovile di Bologna; Atti riservati 1849, cartone S-208, fase. 6.