Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1941
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pagina
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873
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LIBRI E PERIODICI
BALBINO GIULIANO, Latinità e Germanesimo; Bologna, Zanichelli, 1940-XLX, p. 142. L. 15.
I mutati rapporti tra Stato e cittadino, propri dell'età e della civiltà moderne, quel senso di attiva e responsabile partecipazione dell'individuo alla vita dello Stato, impongono oggi molte e radicali trasformazioni nei rapporti tra Stato e Stato. Dopo a rapporti familiari tra Stati, dovuti alla concezione patrimoniale, e dopo quelli di gabinetto, propri degli Stati assoluti, oggi i rapporti internazionali sono mutati, moltiplicandosi ed intensificandosi, per la mutata concezione etica dello Stato: si sente la necessità di entrare nel rapporto internazionale, bellico o pacifico che sia, con tutto il patrimonio morale e materiale della nazione; donde il bisogno dei governi di estendere le relazioni con altri governi da un campo politico, economico o militare ad un campo spirituale, culturale, poiché ben si riconosce che non ci si può limitare alla prassi di governo, ma ci si deve impegnare a fondo, in un impegno che investa tutta la vita e l'attività dello spirito di una collettività. quello di conoscersi è oggi ritenuto un obbligo: noi sappiamo che la civiltà è quel bene comune cui tutti i popoli, in misura maggiore o minore, hanno contribuito; dobbiamo conoscere quale apporto di pensiero e di arte una nazione ha dato a questo bene comune secondo i caratteri peculiari della propria tradizione e della propria razza, dobbiamo conoscere quale apporto una nazione continua a dare alla dialettica formazione dell'incivilimento umano. Conoscere questo non significa confondersi, né diminuire la propria individualità nazionale, bensì accrescerla dei succhi vitali che secerne il terreno della civiltà: nulla può temere dal contatto con altre colture la cultura di uno Stato ricco di tradizione morale nazionale, e conoscere in profondità la storia e tutto quel complesso mondo che va sotto il nome di civiltà di un popolo vuol dire anche risalire alle cause, recenti o remote nel tempo, della vita che noi conosciamo nella realtà effettuale.
Obbedisce all'intento di una più intima e reciproca conoscenza tra Italia e Germania l'ultimo libro del Senatore Balbino Giuliano. libro scritto indipendentemente dalla vicenda politica ma libro quanto mai desiderabile nella presente vicenda politica per l'onestà e la sincerità dei concetti cui esso si informa, che tolgono alla pubblicazione qualsiasi carattere propagandistico e conringenziale; e il libro (dichiara l'autore) rappresenta un atto di volontà buona che si terrà più che sufficientemente appagata se mai potrà gettare un po' di luce sul cammino a quelle anime che nella perfetta fedeltà alla loro nazione cercano un augurio di armonia nmaim
II contrasto delle due grandi forze storiche, della latinità col germanesimo, di queste due differenti e quasi opposte mentalità con le rispettive concezioni etiche, ha caratterizzato tanta parte, dalla caduta dell' Impero romano all'epoca a noi contemporanea, della storia d'Europa, ha determinato molti dei momenti dialettici attraverso i quali si è venuta formando la personalità dell'uomo moderno, ha prodotto sempre nuove sintesi ideali di vita. Si creda all'intervento di una Provvidenza ordinatrice nella storia o si creda alla razionalità dell'evoluzione storica, bisogna pensare che il millenario contrasto delle due nazioni ha in sé qualche cosa di fatale che trascende gli impulsi di razza e bisogna pur pensare che v'ha qualche cosa di fatale nel fatto che queste due nazioni oggi, mentre la civiltà occidentale di cui andavamo cosi orgogliosi agitata da crisi profonda, minaccia di crollare e la coscienza umana cerca nuova luce ideale, nuova scuola di vita, si trovino solidali, legate ad una comune sorte, nel tentativo grandioso di restituire al mondo un nuovo ordine morale e sociale e confermino con tanto sacrifìcio e con tanto sangue la fede in questo rinascimento umanista; cosi pensando si intravedono nella presente vicenda le linee di un arcano disegno e questa