Rassegna storica del Risorgimento

anno <1941>   pagina <882>
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882 Libri e periodici
ETTORE ANCSLEIOAntologia storico-diplomatico. Raccolta ordinata di documenti diplomatici, politici, memori alistici, di trattati e convenzioni dal 1815 al 1940; Milano, I. S. P. I., 1941, in 8, pp. 549. L. 35.
L'Istituto per gli Studi di Politica internazionale sta sempre più diventando benemerito nella pubblicazione di documenti diplomatici e di studi di storia diploma­tica, che sono di grande utilità allo studioso ed all'insegnante (sia liceale sia universi­tario). Numerosi sono infatti i volumi usciti in questi ultimissimi anni per cura di Giusti, Jemolo, Vaisecchi, Volpe, Latinus, Salvatorelli, Signoretti, Torre, Rapisardi-Mirabelli, Giaccardi, Gorrini, Soinmaruga, Bell'urte, Nolde, Giannini, Tamborra, Silva, Cappucci. Del precedente materiale, in parte dagli autori nominati già pubblicato, si è servito Ettore Anchieri per questa Antologia storico-diplomatica. XI lavoro è stato condotto con saggio criterio, seppure il carattere di esso e la mole del volume hanno obbligato l'A. a sacrificare documenti di grande importanza, quali, per esempio, i trattati di pace seguiti alla guerra del 191418, ed a limitare la documentazione di alcuni recenti avvenimenti europei, quale la guerra civile spagnola, ad un solo discorso. Inevitabile; limitazione, questa, imposta, come ho detto, da necessita editoriali.
Nonostante ciò e a parte le lacune segnalate, la raccolta si pud dire completa, non limitandosi solo ai più importanti avvenimenti internazionali, ma volgendosi spesso anche alle questioni di politica interna italiana, e, nonostante che il centro della attenzione dell'Anchieri aia naturalmente l'Italia, anche ai più essenziali avvenimenti della politica interna delle altre grandi Potenze.
Ad ogni gruppo di documenti l'Anchieri fa precedere una nota introduttiva, nella quale i rinvìi bibliografici costituiscono, assieme alle copiose citazioni delle fonti, un comodo ausilio a chi voglia approfondire una singola questione.
Si hanno cosi quasi trecento documenti per quel periodo di storia europea che va dal 1814 al 1940. L' I. S. P. I. promette la prossima pubblicazione di un volume analogo per l'epoca moderna, che è già in preparazione. PAOLO ROMANO
GIUSEPPE ARDAU, Vittorio Emanuele II e i suoi tempi; Milano, Ceschina, 1939-XVII, pp. 520 in due volumi, con 63 tavole fuori testo. L. 50.
E l'opera forse più ricca di episodi e di aneddoti, di cui molti o ignorati o poco noti, apparsa finora sul grande Re. Destinata non propriamente agli studiosi (l'A. non si è prefisso in vero che un modesto intendimento divulgativo) può essere tuttavia letta con interesse e con profitto anche dalle persone colte, sia perchè l'Ardau sa presentarci un quadro vivace e sincero dei tempi e dell'ambiente in cui visse e operò il suo illustre personaggio, sia perchè i fatti ch'egli narra, anche se non. portano nuovi contributi notevoli alla conoscenza storica, sono però condotti sulla scorta di una informazione per lo più oculata e precisa. Anche l'impostazione generale del lavoro mi pare lodevole: 1*Ardau non ha voluto sollevare ad altezze sovru­mane l'uomo e il monarca, come ha fatto qualche biografo, tacendone o giustificandone in ogni modo le debolezze e gli errori, né si è su quelle o su questi particolarmente indugiato; ma, pur riconoscendo in Vittorio Emanuele H non pochi deviamenti, ai quali fu portato dall'esuberanza stessa della sua natura, si è preoccupato segnatamente di dimostrare che* al disopra di ogni turbamento e di ogni passione, un solo arden-rissimo pensiero assorbì il Sovrano sin dai primi anni del suo regno travagliato: allargare i confini del piccolo Stato Sabaudo, ch'egli volle forte e temuto, spesso minac­ciando o compromettendo la sua personale tranquillità e le fortune della sua Casa. Quasi solo, con un lavoro segreto delicato ed enorme, in un clima tutt'altro che sereno, tra uomini scaltri e ribolli, contrari alla coraggiosa nazione che risorgeva, seppe dive­nire il coordinatore dei moti che turbarono un' Italia divisa tra sei regnanti, il libe­ratore e il difensore dei deboli e degli oppressi, il simbolo delle aspirazioni di un popolo,