Rassegna storica del Risorgimento

anno <1941>   pagina <884>
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884 Libri e periodici
Dell'ascendente morale esercitato da Re Vittorio su Garibaldi e dell'attività svolta dal Re presso l'eroe di Caprera per frenarlo nelle sue imprese o per sospingerlo di sotto­mano l'A. discorre a lungo e con piena conoscenza; ma non sarebbe stato inoppor­tuno, a mio avviso, che egli avesse anche menzionato la lettera, inserita nel carteggio Nigra (EV-212), nella quale Garibaldi intimava al Sovrano nientemeno che il licenzia-mento del Ministero CavourFariiuFanti: individui incorreggibili che ci fanno un danno immenso e con cui sarà certamente impossibile mi presenti al cospetto di V. M. . Il netto rifiuto del Sovrano è una bella conferma del come egli sapesse mantenere intangibili con fermezza, in ogni circostanza, i diritti della monarchia costituzionale.
Sui rapporti tra Garibaldi e Cavour FA. è stato, a mio parere, un po' frettoloso, forse perchè costretto dalla vasta congerie dei fatti narrati. Credo che un accenno almeno ai contatti avvenuti tra i due grandi uomini sin dal 1857, intermediario il Pallavicino (Garibaldi fu iniziato ben presto al segreto degli accordi di Plombières) sarebbe giovato a far meglio comprendere le profonde ragioni del grave dissidio che contribuì senza dubbio ad affrettare la fine prematura dell'incomparabile statista piemontese.
A proposito della guerra del 1866 l'A. giustamente attribuisce alla condotta indipendente del Cialdini la causa maggiore dell'esito non felice della campagna. Era bene però non tacere delle altre cause che hanno avuto anche il loro peso nel determinare i tristi avvenimenti, e cioè, oltre la discordia dei capi, il cattivo servizio logistico e la mancanza di predisposizione nel piano d'attacco.
Ma le poche mende rilevate non diminuiscono per nulla il pregio della densa opera dell'Ardau, la quale si presenta nell'insieme seria e organica: degna, pertanto, di vivo compiacimento e di larga diffusione. KAsmo CmAVECNA
OPUSCOLI ED ESTRATTI
ALBANIA
1. ERSILIO MICHEL, Esuli italiani in Albania {18211859 estr. da Rivista d'Alba­
nia, voi. I (1940), n. 4, pp. 344-353. L'A. dà i nominativi degli esuli italiani che si soffermarono in Albania e parla infine più. diffusamente di Oronzio De Donno.
ALLEMANDI (BENEDETTO).
2. ULDERICO BABENGO, Un carabiniere mazziniano (Benedetto Allemandi), estr. da
Rivista dei carabinieri reali, a. VII (1940), n. 6, pp. 13. Precisi dati biografici sulT Allemandi, attraverso i guati si ricordano le sue gesta in Piemonte prima, in esilio poi. Resta cosi chiarita la sua personalità, spesso confusa con quella del figlio Michele Napoleone.
ANNALI - 1793 - V. n. 6. 1814 - V. n. 37. 1816 - V. n. 58. 1821-1859 -V.n.1. 1847 - V. n. 15, 30. 1848-1849 - V. n. 45. 1849 - V. n. 3, 4, 50, 66. 1862 - V, n, 54. 1865 - V. n. 51. 1867 - V. n, 20. 1870 - n. 35. 1915 - V. n. t 1920 - V. n. 64.