Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA ; BUBNA FERDINAND ANTONIN ; MANZI TITO ; METTERNICH - W
anno
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1942
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I rapporti èli Tito Manzi col Governo austriaco f ecc. 7
La risposta deve essere stata favorevole, perchè appunto durante la prima metà dell'anno seguente, il Manzi aveva eseguito per incarico del Cancelliere uno studio accurato sulla situazione dei singoli Stati di Italia, recandosi segretamente a Firenze, Modena, Parma e in Piemonte, dichiarando che tutto quanto vide ed intese nel corso della sua missione, gli ha provato come in Italia regni un generale malcontento per cause generali, locali, e peculiari di tanti Stati considerati a parte. Con la relazione trasmessa al Cancelliere, come osserva il Carmignani,1) il Manzi si mostrò di un accorgimento politico amministrativo finissimo, quasi profetico, massime nel segnalare gli armamenti del Re di Sardegna, sproporzionati alle finanze ed ai popoli dei suoi Stati, armamenti motivati per sicuro da mire ambiziose a pregiudizio dell'Austria: riguardo alle sette politiche, egli suggeriva di mantenere la divisione fra le stesse, impedendo in tal modo là preponderanza dell'una sulle altre, consiglio apprezzato e seguito dal Mettermeli.
Di questa attività del Manzi, allora a Milano, faceva cenno il Bubna
in alcuni rapporti del 1817 al Cancelliere. Cosi in quello dell'I 1 aprile
scriveva:
Manzi è ritornato dal suo viaggio... egli sembra fatto apposta per tale incarico: io credo che egli sarà sommamente utile alla À. V., in special modo quando si sarà impratichito maggiormente con le vere tendenze del governo austriaco... Egli sta lavorando ad uno scritto d'insieme dal titolo: Della condotta dei governid*Italia e dello spirito dei loro popoli, che sembra essere molto ben scritto e di grande interesse...
Il Bubna osservava poi che, siccome per il compimento di tale lavoro doveva impiegare ancora del tempo e che la parte relativa a Lucca quale Stato amministrato dall'Austria, destava il più vivo interesse del Governo, ne aveva approntato un estratto da inviare al Cancelliere, con esso era pure unito un elenco delle più note personalità di Lucca, che dato il caso avrebbero potuto fornire utili informazioni.
In altro del 28 aprile le lodi per l'opera del Manzi erano ancora
più calorose:
Tito Manzi è da qualche tempo Infermiccio, ha dovuto così ritardare la fine del suo lavoro. Sono costretto a vederlo poco, perchè tali contatti non dieno nell'occhio, ma dalla breve conoscenza che ho di lui ne trassi il convincimento che egli è una testa capace e lucida ed appunto per questo, ritenendolo uomo d'ingegno, sono convinto che egli sì legherà seriamente a noi e potrà quindi essere di grande utilità. Egli conducè qui yjta molto ritirata... mi manifestò qualche imbarazzo su la sua presente funzione; io ho cercato a tale riguardo di metterlo in pace, osservandogli che la conoscenza e la illustrazione della pubblica opinione delie nazioni, sia stata l'occupazione preferita di
i) CÀUMICNANI , Carmignani e Mandi nella storia del diritto penale, Nistri, Pisa, 1889, p. 21 e segg.