Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA ; BUBNA FERDINAND ANTONIN ; MANZI TITO ; METTERNICH - W
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1942
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Pietro Pedrotti
averlo persuaso a manifestare il suo desiderio, cosi ili contrasto colla sua grande premura di un tempo: ciò provava pure che i suoi rapporti con l'Austria non potevano rimanere a Firenze cosi celati quanto egli sperava. Nel suo scritto anzi, il Bubna credeva di trovare un punto di richiamo a riprova che egli ora sulla situazione d'Italia pensasse più. moderatamente di quando scriveva la lettera recentemente inviata dal Bubna al Cancelliere (quella del 5 settembre).
Mettermeli accusava in data 28 settembre ricevuta dei rapporti del Bubna del 14 settembre, che aveva letto con attenzione assieme agli allegati: approvava le proposte in essi contenute sulle quali si sarebbe riservato di ritornare. Gli premeva intanto fargli conoscere che riteneva opportuna l'autorizzazione da lui data al Manzi di inviare un uomo di fiducia a Napoli, incaricando in pari tempo il conte di Fiquelmont di dare a costui le necessarie istruzioni. Egli trattava poi della consegna della lettera di Napoleone a Maria Luisa, osservando che precisamente perchè tale commissione coincideva con la nomina del Manzi a Consigliere di reggenza, aveva creduto di proporre al Sovrano di sospenderne la pubblicazione per non urtare la sua delicatezza e non esporlo così al sospetto di aver abusato della fiducia di coloro che gli avevano affidato tale incarico... non poteva che deplorare come egli avesse così male interpretato una delicata attenzione, alla quale egli avrebbe dovuto anzi essere sensibile. Pregava il generale di tranquillizzarlo a tale riguardo, avvertendolo che proporrebbe all'Imperatore di dare gli ordini opportuni perchè il suo decreto gli fosse inviato, assegnandogli intanto lo stipendio a datare dal 1 aprile.
Il 9 ottobre il Manzi inviava al Bubna tre scritti ispirati a dirette notizie da lui ricevute da Roma e da Napoli, che riguardavano il contegno del Governo papale verso la rivoluzione di Napoli ed i Carbonari e le conseguenze della legislazione austriaca in Italia; dello stesso giorno era pure il dispaccio del Cancelliere al Bubna col quale lo informava che nel momento stesso in cui riceveva il rapporto 23 settembre con la notizia dell'inatteso desiderio del Manzi di sospendere aucora per qualche tempo la pubblicazione della sua nomina a Consigliere di reggenza, egli si accingeva a sottoporre al Sovrano un rapporto col quale gli esponeva i motivi che non gli permettevano di differire più oltre tale pubblicazione. La aveva naturalmente subito sospesa, lieto di esservi riescito in tempo, preferendo sotto ogni rapporto che il pubblico, in Italia soprattutto, restasse in dubbio sulle relazioni esistenti fra Tito Manzi e l'Austria. Come il generale giustamente osservala, il servizio in tal modo ne avrebbe avvantaggiato. H Cancelliere approvava dunque