Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA ; BUBNA FERDINAND ANTONIN ; MANZI TITO ; METTERNICH - W
anno <1942>   pagina <36>
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Pietro Pcdrolti
uomini sono stati inviati alle frontiere di Napoli e marciarono cantando: altre volte li vidi io stesso piangere come bambini e gridare ad ogni momento: mamma mia! Il duca di Rocca Romana *) rimasto in Calabria per tre mesi, e eie non prende certo abbaglio sulle apparenze, parla e scrive dello spirito di quei popoli come tutti i giornali napoletani ne hanno parlato. Il popolo di Napoli pensa sempre che il vecchio Re abbia V intenzione segreta di salvarsi ed ecco la ragione per cui si era vivamente allarmato della forza navale inglese apparsa ultimamente in quel porto. Si sa da certe notizie che il vecchio Re scrisse in principio una lettera all'Imperatore dichiarandogli di essere stato forzato a fare quanto egli fece e si assicura che l'Imperatore gli rispose con parole di consolazione. Questa è l'opinione non del popolo, ma la credenza positiva di molti membri del Governo attuale.
In una successiva lettera del 5 dicembre, il Manzi intratteneva ancora il Bubna sulle condizioni di Napoli.
Nel rapporto del 6 dicembre il Bubna comunicava al Cancelliere che in adempimento a quanto gli aveva comunicato con il dispaccio del 23 novembre circa l'affare di Tito Manzi, aveva proceduto in conformità dello stesso.
Dalle ultime lettere del Manzi scriveva il Bubna mi sembra che gradata­mente ritorni un po' di tranquillità nel suo animo, soprattutto dopo aver prestato giuramento, sul quale atto il conte di Fiquelmont deve aver già scritto all'A. V. Colla posta veneziana odierna ricevetti copia del rapporto che ha inviato il confidente spe­dito a Napoli e che pure il conte di Fiquelmont ha inviato direttamente a Y. A.. 2) mi sarebbe certo molto difficile esprìmere la mia opinione sopra tale elaborato, se io non dovessi considerare che questo confidente attinse notìzie unicamente a fonti partigiane ed a uomini di quel partito al quale egli stesso come il Manzi appartiene e che ha creduto di servire 'e conseguentemente, predisposto alla credulità, abbia ritenuto per vero tutto quanto gli si narrava. Benché io sia ben lungi dal sospettare che T. Manzi nella redazione abbia alterate le date, della cui cosa effettivamente non lo ritengo capace, mi sembra però in qualche angolosità del periodo di scorgere chia­ramente la propria angoscia.
Alla prima occasione non avrebbe mancato in ogni modo di esprìmere al Manzi la sua franca opinione.
Seguono due lettere del Manzi al Bubna del 9 e del 16 dicembre. Nella prima, dopo aver lamentato la mancanza di sue nuove fino dal 13 del mese antecedente, gli comunicava varie notizie politiche: - sul viaggio del Re di Napoli; - sull'attività dei generali Carrascosa e Pepe;
1) H generale napoletano fedele ai Borboni, duca Lucio di Rocca Romana Caracciolo.
2) Si tratta degli scritti periodici del confidente che su proposta del Manzi ~ era stato col consenso del Mettermeli inviato a Napoli: costui scriveva al Manzi il quale fri serviva di tali notizie come appare da quanto qui ne scrive il Bubna per preparare le numerose sue memorie in quei giorni sugli avvenimenti di Napoli*