Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA ; BUBNA FERDINAND ANTONIN ; MANZI TITO ; METTERNICH - W
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1942
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I rapporti di Tito Manzi col Governo austriaco ecc. 43
Finiva esprimendo al Bubna la speranza che egli non vorrà dimenticare altre cose sostenute in antecedenti suoi scritti, ricordandogliele.
In quello stesso anno continuava regolarmente la corrispondenza del Manzi, sempre a Firenze, col Bubna, in forma cordiale ed affettuosa, ricca di particolari sulle vicende del Regno di Napoli e delle condizioni politiche d'Italia in genere;1) colla consueta franchezza egli biasimava la dichiarazione di guerra delle potenze alleate, a suo avviso, di danno all'intera penisola, salvo pentirsi nelle lettere successive della sua soverchia libertà di apprezzamento e del suo pessimismo. Tale corrispondenza è una miniera inesauribile di notizie interessantissime per lo studio delle rivoluzioni di Napoli e del Piemonte. Il Bubna rispondeva a lui però sempre meno frequentemente, sia per una lunga malattia, sia per l'attività da lui svolta in quell'anno in Piemonte, sia in fine perchè già sapeva che il Cancelliere aveva disposto di non attribuire più-alcuna importanza ai consigli, per quanto acuti troppo dottrinari e liberaleggianti, di quell'informatore toscano, come ne è prova il dispaccio al Bubna del 10 marzo da Lubiana. Alludendo in esso appunto alle critiche del Manzi alle decisioni degli alleati circa le cose d'Italia, fra il resto scriveva:
...L'ultimo rapporto di Tito Manzi, mi offro una nuova prova della scarsa confidènza che noi possiamo accordare ai sentimenti di quest'uomo, che dal primo momento vide nella rivoluzione napoletana, la rigenerazione dell' Italia: ed è per ciò, pur biasimando la maniera illegale con la quale essa è operata, egli disapprova pure fortemente in fondo al suo cuore i mezzi di repressione che noi siamo decisi ad opporgli. In seguito al contegno che quest'uomo ha tenuto da sei mesi, dubito, confesso, che noi possiamo mai impiegarlo con confidenza ed utilità. Non è del resto questa una ragione per non continuare a pagarlo e sotto questo riga ardo .autorizzo V. E. dì fargli avere il suo salario al termine fissato...
Malgrado questo, per quanto onorifico, licenziamento, il Manzi quasi per esprimere la sua riconoscenza al Governo austriaco per il mantenuto stipendio continuava ad inviare1 per lunghi mesi ancora al suo protettore conte Bubna frequenti memorie sugli avvenimenti d'Italia non disgiunti da suggerititeli ti e consigli che cadevano ormai nel vuoto : in essi affiorano - forse per l'avvilimento di non poter più degnamente corrispondere a tanta liberalità richieste di qualche missione all'estero. Alla rottura dei rapporti con la Cancelleria di Vienna si
) Nell'Archivio di Corte di Stato e della Casa Imperiale si trovano e precisamente nei mazzi di carte Bubna altre 35 memorie di T. Manzi di carattere politico che tutte concernono gli avvenimenti degli Stati italiani e più specialmente del Regno delle Due Sicilie in quell'anno e sui loro più autorevoli rappresentanti.