Rassegna storica del Risorgimento

SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1942>   pagina <47>
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La vertenza franco-sarda per Tunisi (1843-1844) 47
essere, la prima, più lontana della seconda. L'Inghilterra non avvertiva quindi, così immediata, la concorrenza che il commercio sardo poteva farle in maniera efficace, e non riconosceva pericolosa la possibilità del-1 affermazione piemontese, in una zona mediterranea, che dalla Francia, invece, si considerava riservata al proprio diretto sviluppo, politico ed economico. La terza, infine, riposava sulla secolare esperienza, secondo la quale, dalla competizione fra le grandi potenze, per il predominio europeo, gli Stati Sardi avessero tutto da guadagnare, accostandosi a quella nazione, che aveva necessità di cattivarsi il maggior numero possibile di aderenze, per conseguire la meta propostasi. Il conflitto secolare fra Francia e Spagna, si era* dopo il sec. XVII e il XVIH, spostato, da prima tra il Regno Unito la Francia e l'Austria e, dopo il periodo napoleonico, era venuto localizzandosi fra Londra e Parigi. In tutti i continenti ed in tutti i mari, l'una e l'altra si erano tro­vate di fronte, né era prevedibile quando avessero posate le armi.*) Lotta decisiva o per la decadenza o per il trionfo, che doveva con­seguentemente attrarre, verso una delle due parti in conflitto, gli Stati maggiori e minori di Europa. In siffatta situazione il Piemonte, continuando la sua storica politica, sentivasi logicamente portato verso il Regno Unito, perchè esso, mentre non poteva mai costituirne un pericolo, come avrebbe potuto esserlo da un momento all'altro, la Francia per la instabilità delle sue forme di governo, gli sarebbe stato utile per consolidare la sua situazione economica e politica in Italia e nel Mediterraneo. Per quanto il partito conservatore inglese fosse, per principio, favorevole all'Austria ed ostile ad un mutamento radicale dello stato di cose creato, nella nostra penisola, dal Congresso di Vienna, e quello liberale non concepisse possibile una trasformazione dell'Italia, come la Venivan delineando, in quel volger di tempo, i migliori nostri pensatori e politici, c'era però da sperare che, approfittando, abil­mente, degli avvicendamenti dell'una e dell'altra tendenza, gli Stati Sardi avrebbero potuto servirsi de' WTiigs e dei Tories contro qualsiasi inciampo, frapposto al loro sviluppo da Vienna e da Parigi. E, nel tempo stesso, con il sostegno della Gran Bretagna, il movimento commerciale e marittimo del Regno Sardo avrebbe potuto trovare un più ampio campo alle sue attività, così strettamente connesse con il suo programma politico e nazionale. Nella questione tunisina, che veniva acquistando
U HAréVY E., Hialoire du peupU anglais, op. dt.,vol. Ili, pp. 236 segg. 242 segg.; Cambridge Modem History, op. dt., voi. XI; The Growth of Nationalities, pp. 27 segg.; GCIZOT M., Mftnoires, op. cit., voi. V, pp. 26 segg., voi. VI, pp. 170 segg.