Rassegna storica del Risorgimento

SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1942>   pagina <49>
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La vertenza framo-stoda per Tunisi (1843-1844) 49
Impero ottomano, che, in lei, vedeva il più. sicuro sostegno contro la inva­denza africana di Francia e la penetrazione Balcanica russa. Dell'Austria Costantinopoli non era sicura, ed in ogni caso essa non avrebbe o saputo opporsi, o voluto contrastare i piani imperiali della monarchia orleanista. La politica del Regno Unito, verso Tunisi, aveva seguito le linee fondamentali della condotta, tenuta verso Costantinopoli. Mentre si adoperava in ogni modo, concessogli dalla natura del momento storico, per affermare la propria attività economica e politica presso il Bardo, lottando contro la propaganda francese, e si presentava al Bey, come il sostegno migliore per tutelarne l'indipendenza, che esso raffiguravagli minacciata dal programma imperialista della monarchia degli Orléans, in Costantinopoli affermava il diritto sovrano della Sublime Porta sulla Reggenza. Ed a questa ricordava, ad ogni propizia occasione, che, se dovevasi difendere contro la minaccia di Parigi che mirava a far di essa una seconda Algeria, non poteva non ritenersi vassalla del Sultano ed esimersi, quindi, dagli atti di ossequio, che gli eran dovuti. Lo faceva in modo da non suscitare il risentimento di Ahmed, gelosissimo della pro­pria autonomia, e da non sospingerlo, per reazione, verso la Francia: ma sostanzialmente coadiuvava il Divano nel mantenere lo statu quo in Tunisia, contro tutte le tendenze emancipazioniste. In siffatta ma­niera, dal 1830 al 1841, la Gran Bretagna aveva combattuto la penetra­zione della vicina d'oltre Manica, in Tunisia. Ed aveva ottenuto il du­plice fine, di cattivarsi la fiducia del Sultano, e di conseguire largo seguito al Bardo, dove, sostenuta da personalità, che aveva conquistate con i mezzi pia comuni nell'Oriente, tra le quali Hassuna Murali, era apparsa la più fervida sostenitrice della integrità territoriale e politica della Reggenza*. E se l'abilità del Raffo, francofilo per molteplici ragioni di interesse eco­nomico e di vantaggi politici, se la saggezza diplomatica del De Lagau avevano, talvolta, fatto perdere al Reade ed all'Oneram qualche note­vole partita, come quella del Considine e della Cappella di San Luigi, ottimo punto strategico dominante Tunisi J), dall'altro il contegno, as­sunto fin dallo sbarco francese in Algeria, e l'appoggio, datogli totalmente dall'Impero ottomano, avevano fatto conseguire al Regno Unito, presso il Bardo, una condizione di indiscutibile privilegio. Ahmed stesso che, più di una volta, non aveva veduto di buon occhio la turcofilia britannica, aveva dovuto ricorrere al console inglese quando la Francia, dimenti­cando la impostasi riserva, aveva dato a divedere che qualcosa di serio celavasi sotto la pretesa volontà di rispettare l'indipendenza tunisina,
0 SEBHÈS /., La polùique twqm, op. cil., pp. 224 eegg.