Rassegna storica del Risorgimento

ORTALLI ERMENEGILDO ; SISMONDI, JEAN CHARLES L?ONARD SIMONDE DE
anno <1942>   pagina <245>
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Lettere di Ermenegildo Ortalli al Sismoni 245
di generosa ambizione che aspirasse al dominio d'Italia, da poter riunire intorno a sé tutti gli Italiani e far subire loro questa prepotente necessità, sollevarsi seco e cacciare lo straniero d'Italia. Solo cosi un principe italiano potrebbe trovare in sé stesso tanta forza di volontà da rinunciare al potere assoluto.
Di qui la ineluttabili Là che i popoli cospirassero per la loro indipendenza.
L'eroismo, il sacrificio, l'abnegazione prosegue l'OrtalIi sorto sempre ammi­rabili: dal successo non può giudicarsi della ragione; senza rischi non si può tentare mai nulla; senza molte prove fallaci, senza l'esperienza dei disastri non si perviene al trionfo: gli stessi disastri non sono senza qualche buon frutto d'esperienza, senza seme di vendetta. Se non si dovesse tentare nulla che a colpo sicuro, la sicurezza non avendosi mai, non si tenterebbe mai nulla (leu. 7).
Anch'egli, come l'amico Ugoni, non credeva opportuno il consiglio del Sismondi di contrafaire les morts per non rimanere proprio morti essi nell'infingardaggine* ')
La corrispondenza col Sismondi dell'Ortalli termina con la lettera di questi del 14 aprile 1835 (lett. 8) da Bastia, da dove raccomanda, sapendo quanto sìa sempre stata la sua bontà per gli infelici profughi e come egli non abbia mai omesso di inte­ressarsi a prò di loro, ogni volta che l'occasione gli si presentasse, l'amico suo Pasquale Berghini, vittima, come lui, di qualche falso rapporto, perchè si interponga presso il potente ministro e amico duca di Broglie, onde venga revocato il provvedimento di trasferimento da Bastia ad Aiaccio.
Il Sismondi nel febbraio successivo ritornò in Italia a riposarsi nella sua Valchinsa, e l'Ortalli sappiamo che già nel 1837 si trovava in Italia in seguito ad amnistia.2)
GIUSEPPE CALAMARI
Nota. Le lettere di Ermenegildo Ortalli, che qui si pubblicano, si trovano nella Biblioteca comunale di Pescia, Raccolta Sismondi, mobile A, cassetta 16, e com­prendono i numeri 4148.
APPENDICE
I.
Losanna, 28. febbraio 1834.
Pregiat100 Sig* Sismondi.
Trattenuto in questa Città da un malaugurato contrattempo, a cagione delle attuali politiche circostanze, tanto contrarie a noi altri Italiani,' mi trovo costretto ad inviarle anticipatamente la qui unita lettera, prima di avere il bene di presentarmi a Lei lo medesimo, affinchè essa mi valga ad ottenere dalla bontà sua ed assistenza e consiglio. Partito dal Canton Ticino il giorno 13 del corrente mese, con un passaporto francese di già scaduto, ma convalidato dalle vidimazioni delle Autorità ticinesi, e dalla polizia di Zurigo (ove mi sono fermato in compagnia del nostro Ugoni per cinque
1) CALAMARI G., op. cit., p. 640.
2) Ortalli è. io credo, in Italia, assai tranquillo, ma, come è naturale, non scrive. MAZZINI, Ediz. Naz Epistolario, voi. VI, lettera da Londra del 23 settembre 1837.