Rassegna storica del Risorgimento
ORTALLI ERMENEGILDO ; SISMONDI, JEAN CHARLES L?ONARD SIMONDE DE
anno
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1942
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pagina
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246
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246 Giuseppe Calamari
o sei dì) mi recava da quest'ultima città a Ginevra: quando giunto a Faoug, mi trovai costretto a retrocedere, respinto dalla gendarmeria di questo Cantone. Per vie giù di mano, e guidato da gente del paese mi recai ciò nondimeno a Losanna, ove le persone alle quali era raccomandato s'interessarono a mio favore. Dopo cinque lunghi giorni di aspettazione, questa mattina il prefetto mi La chiamato per avere da me tutte le informazioni necessarie sul conto mio, onde rispondere alle domande a Ini fatte da questo Governo. Io ho soddisfatto sinceramente a tutte le sue interrogazioni ed avendogli esposto, come sarebbe mio desiderio di recarmi a Ginevra per poi di costi passare in Francia; esso mi ha risposto che dovrei intanto anticipatamente procurarmi un permesso di soggiorno per qualche tempo in cotesta città. E realmente sarei molto contento di passare i giorni necessari ad ottenere un passaporto da Parigi, piuttosto a Ginevra ove ho dimorato lungamente un'altra volta, anziché a Losanna. Oltredichè a Ginevra debbonsi trovare molte lettere per me interessantissime. Non sarebbe dunque possibile col mezzo suo, Sig* Sismondi, di poter ottenere da cotesto suo Governo un'autorizzazione di recarmi a Ginevra, diretta anche al prefetto di Losanna, per maggiore regolarità, e per prova della verità di quanto asserisco ? Io non ho preso parte alcuna agli ultimi infausti avvenimenti, e quindi mi trovo in un caso degno di eccezione. Non già che io disapprovi le ragioni del tentativo: sono emigrato io pure per gli stessi principii che lo hanno determinato; ma non ho mai fidato nel suo buon successo, perchè sempre mi è panilo inopportuno il momento, ed ho giudicati insufficienti i mezzi a conseguire un tanto scopo. Parevami che colla punta di un ago si volesse dar leva ad un macigno. Io le dico queste cose, per mostrarle, che sempre fedele alle mie opinioni, è di fatto però che ora mi sono tenuto alieno da ogni manifesta partecipazione agli ultimi avvenimenti; e se alcuna parte vi ho presa, è stato solamente per disapprovare e sconsigliare, quanto era in me, un tentativo che si presentava sotto si contrari auspici.
Ho dimorato a Ginevra dai 20 circa di Aprile del 1832 sino al mese di settembre dell'anno stesso, Bue du Vieux College N. 275 in compagnia del professore Melloni ch'ella deve avere conosciuto; e la polizia di cotesta città potrebbe informarsi della mia regolare ed irreprensibile condotta.
Alla posta di Ginevra, deve trovarsi per me frolle altre, una lettera del Colo-nello Luvini che mi raccomanda al sigr Colonello Dufour. a cui spedisco per la posta un involto, che aveva l'incombenza di consegnargli. Prevalendomi di questa circostanza, unisco alla presente una breve lettera per lo stesso Sigr Colonello* che ella potrà leggere, giudicando se sia conveniente o no il mandarla al suo indirizzo, del che ninno è migliore giudice di lei stesso, che saprà se l'influenza del Sigr Colonello unita alla sua possa essermi di alcuna utilità. Niuno meglio di me conosce quanta temerità ed arroganza può esservi nella mia importunità verso di lei, ma se per un momento ella vorrà considerare la mia difficile posizione, non dubito punto del suo perdono e della sua benevola disposizione a favorirmi. Sia che ella possa o no riuscire in nulla, io me le dichiaro anticipatamente obbligato di quello che può intraprendere per me. E meglio checogli scritti spero poterle testificare in persona la gratitudine mia, allorché o pubblicamente o di nascosto, avrò potuto recarmi a Ginevra. Aggradisca intanto le proteste della mia profonda stima e devozione sincera, con cui me le protesto
devmo obb'ligat"10 Servo Ermenegildo Ortalli.