Rassegna storica del Risorgimento
BEAUMONT (DI) GIULIA ; 1860 ; PALERMO ; MILLE (SPEDIZIONE DEI)
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1942
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268 Ugo De Morìa
compire l'annessione aveva risposto: che i siciliani non siano egoisti; èssere egli venato per liberare l'Italia e non la Sicilia sola; che si aspettino gli eventi di Napoli, Roma e Venezia e allora ciò si effettuerebbe.
Il 24 giugno nota: un Milord inglese colonnello Dumi *) che noi vediamo spessissimo passare, ha formato a sue spese un battaglione.
Il 25 giugno ricorda un uffiziale milanese chiamato Gioacchino Consoli ed ospite degli zìi i quali lo conducono a passeggio e lo fanno pranzare quasi sempre con loro. Dopo pranzo sortimmo con la zia Rosalia, manta, la mamma ed io e giunsimo fino a Porta Nuova. Colà a truppe arrivavano gli artigiani coi loro strumenti di mestiere e con le loro bande rispettive; avendo per l'ora tarda levato mano alla demolizione del Castello venivano a fare allegria e gridare Evviva accompagnati dalla musica sotto le finestre del Dittatore. Si vedeva gente d'ogni sorta colla zappa in mano oltre gli artigiani, monaci, cappuccini, donne, fanciulli. Ogni reggimento di artigiani poi alle loro bandiere aveva innanzi un'asta con sopra appesovi due corni ed un collaretto; barbarismo brutale contro i poveri birri perchè dinotavano i corni contro la iettatura e il collaretto un'arma onde afferrare l'infelice mettendoglielo al collo come le bestie. Questa è l'unica crudeltà da rimproverare in questi momenti e fino ad ora. La strage dei birri è innumerevole: e purtroppo non si sa come rimediarvi. Come dicevo adunque tutta questa gente veniva ad acclamare Garibaldi. Esso era nel parterre del Palazzo sopra Porta Nuova e discorreva con due signori vestiti alla civile: fumava; il suo vestire era composto come al solito d'una camicia rossa, calzoni blu con cintura, cravatta nera; teneva la testa scoperta e si vedeva la sua ampia fronte; un po' calvo il capo e i capelli alla nazzarena (porta sempre un cappello nero all'Italia con fibbia nera). Molti ufnziali erano seco.
Il 26 giugno (martedì) nota: Ad un'ora di notte comparve una cometa; forse quella che ispirò Carlo V a farsi frate.
27 ghigno. Appena arrivate ecco la Guardia Nazionale si mette sopra le armi. Passano due carrozze sospette d'uomini in bonaca 2) armati; si dice che siano venuti all'Acqua Santa3) onde levar la vita a Salvatore Agres, capo già delle squadre nel 1848, per una privata frrni"Cfat Per fortuna non lo trovano. Intanto, dopo un pezzo, la Guardia Nazionale *) li fa passare. Ad ora avanzata si ritira Paolo con la madre. A tre ore di notte passa ima carrozza dalla parte dell'Acqua Santa; la sentinella grida: Alto chi va là ? le vien risposto dal cocchiere: Viva l'Italia! passando avanti senza fermarsi. Allora la Guardia ferma la carrozza entrando dentro la bocca del fucile ma vien respinto da un colpo di frustino ed un uffiziale piemontese fuori di sé grida: Questa è guardia d'assassini 1 A questo nasce una lite e l'uffizi ale fini col dire: Don
1) H Dnnn riuscì a formare un battaglione di giovani palermitani dai quindici ai diciotto anni che chiamò I figli della libertà e che a Milazzo si batterono egregiamente. Vestivano di bianco con mostrioture amaranto, piccolo casco senza visiera e rosso, filettato di bianco. (Cfr. L. NATOLI, Rivendicazioni, Treviso, Vianello, 1927). Un ritratto del colonnello Dunn si trova nel Museo del Risorgimento di Palermo.
2) Giubba di velluto color marrone che portavano i campieri, i fontanieri e in genere gli uomini di mafia.
3) Località poco distante dal Molo.
4) La Guardia Nazionale, subito ripristinata su quella del 1848, era costretta a fare servizio di pubblica sicurezza o doveva far eseguire l'ordine che i picciotti delle squadre non girassero da soli, armati.