Rassegna storica del Risorgimento

CASINI TOMMASO
anno <1917>   pagina <537>
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poco un fenomeno transitorio dei momenti anormali, ecco la non pre­meditata eloquenza di un decreto del governo provinciale di Ga podi-stria: il quale consentiva, il 3 giugno 1798, che il patibolo fosse tolto per il giorno della processione del Corpus Domini dalla piazza grande della città, giacché fino ad ora ha quanto basta servito per conci­liar tutti i riguardi dovuti alla punitiva giustizia (p. 89); se qual­cuno accenna alla superiorità numerica dell'elemento slavo in alcune terre della penisola istriana, ecco una lettera privata del 1846, atte­stante che lo slavo nemmeno può bastare ai colloqui familiari della gente un po' incivilita: in Istria non è possibile altra cultura che l'italiana (p. 149); e se qualcuno s'è lasciato turbare dalle testimo­nianze Che .offrono a giornali austriaci e svizzero-tedeschi sul leali­smo austriaco manifesta Lo anche recentemente da Trieste, ecco più oltre documentato attraverso quali torture s'ottenessero le stesse prove di lealismo nell'occasione della sottoscrizione al.prestito volontario austriaco del 1854 (p. 392).
Queste spigolature non sono che occasionali, né danno 1* idea di ciò che di più ragguardevole il volume contiene. I punti e i fatti più salienti e più riccamente documentali sono, per dirla brevemente te; vicende dell'Istria nel principio del secolo xis, in cui si palesa in forme molteplici la coscienza dell'appartenenza politica e militare della costa orientale dell'Adriatico all'Italia; la partecipazione di istriani a congiure prima del '48; il consenso, non di parole soltanto ma di opere, alla rivoluzione e alla difesa di Venezia nel '48 e nel '49; le prove, e financo il riconoscimento in atti ufficiali, dell'illega­lità dell*aggregazione di Trieste alla confederazione germanica; la ten­denza costante dell' Istria, manifestantesi con coraggiosi atti ufficiali, a considerarsi amministrativamente e quindi anche politicamente ap­partenente alla Venezia; il memorandum del Governo sardo del 1857 (pp. 280-87) ; il nobile contegno della Dieta istriana nel 1861 (p. 516); gli atti del Comitato Triestino-Istriano nel 1866 ; gli ultimi tentativi cui diede occasione il Congresso di Berlino. E neanche questo sche­matico elenco basta a: Informare compiutamente della contenenza del volume; ma ne dice la fisionomia e le finalità, per le quali esso è stato, alla vigilia della guerra, una bella e decisiva battaglia per il nostro intervento,, combattuta con le armi nobilissime della storia e
della verità.
G. FENBLLI.