Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <546>
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Gf. D. BeUM
aspirazioni, Quei tentativi, è vero, non riuscirono intieramente, ma costituiscono pure l'inizio del movimene unitario, che, ostacolato, avversato e momentaneamente soffocato, doveva poi finire per trionfare.
Il sentimento nazionale unitario non nacque né tutto ad un tratto né simultaneamente in tutte le regioni italiane; ebbe anch'esso la sua elaborazione, e si manifestò, nelle diverse regioni, in periodi di­versi, e per motivi diversi, che non sempre collimavano fra di loro e col fine ultimo a cui doveva pur arrivare.
Si può affermare, che, fino alila Rivoluzione francese, non si tro­vano, in Italia, traccio sicure di un vero sentimento nazionale, nel senso politico della parola, e, tanto meno, di un sentimento unitario. Solamente la Casa di Savoia nutriva l'ambizione di insignorirsi della Lombardia austriaca e di altre regioni contermini,. per formarsi un grande Stato : tutti i rimanenti governi della penisola non pensavano quasi ad altro che a conservare lo stabi qua. Tanto meno potevano pensare a mutamenti politici i popoli, che dai governi erano tenuti gelosamente lontani da ogni forma di attività politica. La Rivoluzione francese cambiò, in breve tempo, questo sfato d'animo.
Un principio di mutamento si cominciò ad avvertire tra il 1703 ed il 1794, quando scoppiarono in varie parti d'Italia le note congiure ordite, col favore della Massoneria, dai giacobini franco-italiani contro i governi costituiti. IT fine di queste congiure era essenzialmente rivo­luzionario ; sì voleva distruggere l'ordine di cose esistente, fondato sull'arbitrio governativo e sulla disuguaglianza sociale, per sostituirvi un nuovo ordine di cose fondato sulla giustizia, sull'uguaglianza e sulla libertà. Libertà, sospiro di tutti i massoni, il supremo dei beni, che si deve difendere anche col sacrifizio della propria vita. In quéi congiurati, nessuna chiara aspirazione alla più vasta e più intensa vita della nazione italiana, raccolta sotto le leggi di un solo governo. Le congiure fallirono, ma lo spirito rivoluzionario, che le aveva su­scitate, non andò disperso; si diffuse e penetrò in tutte le classt'più coite della società italiana; s'intrecciò colle vicende e cogli interessi locali e ne prese la particolare fisionomia. In Piemonte ed a Napoli tenne; viva;, l'opposizione al dispotismo regio ; a Reggio nell'Emilia alimentò la rivalità contro Modena; a Bologna animò la difesa delle antiche libertà comunali minacciate dalla promulgazione del Piano eco­nomico del 1780; nella Terraferma veneta fomentò l'opposizione all'oli­garchia veneziana. A Milano, invece, Io spirito rivoluzionario, essen­dosi trovato a dover lottare contro un governo straniero, assunse un carattere schiettamente nazionale.
Assai più profondo e duraturo mutamento nella coscienza italiana produsse ia campagna d'Italia W 1796-97.