Rassegna storica del Risorgimento
BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno
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1917
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pagina
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552
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<?. D. Belletti.
vennero disponendo a ricevere di lieto animo le novità della Rivoluzione, che stavano per entrare a Bologna colle armi francesi,
Il generale Bonaparte, appena arrivato a Bologna, sentì il malcontento, che là covava contro la dominazione papale, capì subito i vantaggi, che avrebbe potuto trarne, secondando i malcontenti, e si affrettò a restituire al Senato bolognese i suoi antichi privilegi. Poi, per premunire le popolazioni, presidiò Bologna e Ferrara, e le consigliò, come già Milano, di mandare delle deputazioni a Parigi, per ottenere dal Direttorio il riconoscimento della loro indipendenza.
All' inusitato spettacolo, il generale Bonaparte si esalta : È bello, esclama, vedere Parigi diventare il centro di-tti i reclami delle diverse nazioni contro il potere arbitrario, che, cresciuto durante più secoli, minaccia finalmente di crollare da ogni parte .9
Non per questo il Direttorio si allontanò dalla sua linea di condotta; ai deputati italiani diede buone parole, ma sì rMulò di prendere con essi degli impegni precisi. Pure, poiché delle reali intenzioni del Direttorio i patrioti non erano informati il latto solo, che deputati italiani trattavano della libertà e della indipendenza italiana a Parigi, ed erano rioevuti ed ascoltati dai supremi poteri della Repubblica, bastava per alimentare le speranze e per manèn viva l'effervescenza patriottica.
Questa effervescenza non tardò a tradursi in atti di aperta ribellione a Reggio nell'Emilia, che il 26 agosto 1796, cactì li presidio ducale, si rivendicò in liberta.;. L'esempio di Reggio non èW imitatori; i patrioti, in Italia, costituivano, allora, una esigua minoranza, e quella minoranza non era animala da spiriti troppo marziali.
Intanto, la situazione militare del gen. Bonaparte, pur dopo le vittorie riportate, non era delle più liete. L* inopinata resistenza di Mantova sventava tutti i suoi piani : il Direttorio, dovendo guardarsi dalla parte del Reno, non poteva aiutarlo efficacemente. Perciò il gan. Bonaparte doveva più che mai aiutarsi colle forze del paese; lusingare, esaltare i non molti partigiani dei Francesi, tentare di opporre al fanatismo religioso il fanatismo politicò 11 momento era
' Lo condizioni politiche di Bologna, i)litmv doli' ImmloM francese del 1?9I5, sono state illustrate ampiamente e compiutamente ÉvTrppoiwb FIORISI nella notej pobblioasdone // Tcmjtto (tei SisorgltwiO, /lah'mm Bologna, Zaraorttni e Àttyy-'
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Bicordo anche un accurato studio del prol Iiiosiaiita momat Mei fl-imam iti Bologna mi secolo XKZ27, pubblicato sulla Romagna uol 3008.
* COm ìmp. nn. 715 del 2 luglio 6 760 M 14 IngUo I7fl6;.