Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <558>
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a. B. Mim.
si prefiggeva, può giustamente essere considerato come il primo corpo di volontari italiani. In esso, come dì poi nei corpi garibaldini, entrò il flore del nascente patriottismo italiano, ed insieme vi entrarono degli stranieri, polacchi e francesi, che il patriottismo umanitario dell'epoca legava strettamente cogli Italiani; e non si può escludere, che, come di poi nei corpi garibaldini, anche in questo s'infiltrasse qualche elemento poco degno di battersi per la patria.
Detto queste si deve; rliepnosèeiie, in omaggiò' alia verità, statica, che, nell* impresa di Salò, questo corpo non léce buona prova, f pa- trioti sì lasciarono cogliere in agguato, furono fatti quasi tutti pri­gionieri e condotti a Venezia. La controrivoluzione trionfava, e, trlon-iundo, si allargava : i contadini, fanatizzati, domandavano armi, pronti I a versare fino l'ultima stilla del loro sangue in difesa di S. .Marco-.-Ber-1 gamo e Brescia pericolavano : un atto d'audacia, e il corso degli avveni­menti poteva mutare. Il pericolo del generale Bonaparte era esiemo
I patrioti si erano accinti ad una impresa, della quale non ave­vano misurato bene le difficoltà, e per la quale non si erano assicu­rate/forxe adeguate ; le popolazioni venete avevano reagito più di quanto si potesse supporre-;, .e<jj il governo veneto, inverosimilmente infiacchito e soverchiato dagli avvenimenti, non sapeva ne reprimere Yfamamh zione spontanea dei suoi sudditi, né prendere una risoluzione virite­li generale Bonaparte, invece, appena ricevette le prime notizie dei moti reazionari scoppiati nella Terraferma veneta, immaginando che il pericolo fosse più grave di quello che effettivamente era, te­mendo di essere preso tra due fuochi, si affrettò a conchiudere i preli­minari della pace (18 aprile) per avere le mani più libere. Nello stipulare i preliminari di Leoben, il generale Bonaparte non diede prova di capacità politica pari alla capacità militare. Grave errore fu quello di restituire Mantova all'Imperatore, e più grave ancora quello di per­mettergli di insignorirsi della Terraferma veneta, dell'Istria e della Dalmazia. Evidentemente il generale Bonaparte fu sopraffatto dagli avvenimenti, che gli impedirono di formarsi un'idea esatta della si­tuazione politica e militare creata dalla contro-rivoluzione della 'Ter­raferma veneta; e non seppe neppure valutare tutte le conseguenze politiche, che sarebbero derivate dalle inopinate concessioni fatte alla Gasa d'Austria.
Colla stipulazione dei preliminari della pace* non posarono intie­ramente le -armi ; e nel territorio dell'antica Repubblica di Venezia continuò uno stalo di cose, che pace non era, e non era neppur guerra.