Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <560>
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BflO G?. D. Belletti
il primo nucleo della vagheggiata Repubblica Italiana; uga ed indi­visibile.
Ma l'impresa non era né semplice né facile. Era prima di tutto necessario il consenso di Bonaparte: e Bonaparte,sebbene non vedesse di mal occhio quel movimento unitario, non voleva favorirlo troppo apertamente per non compromettersi. Non-già che egli si tenesse le­gato dai patti di Leoben, ma perchè non voleva risolversi apertamente, se non quando fosse stato ben sicuro del successo; e poiché le ma­nifestazioni e le agitazioni dei patrioti potevano servire al suo giuoco politico e diplomatico, egli lasciava fai e e lasciava, che i suoi giornali le incoraggiassero. U 27 maggio 1793, il giorno successivo alla stipu­lazione degli accordi di Mombello, il Termometro politico pubblicava una lettera del cittadino Reina al generale Bonaparte per esortarlo a riunire in un solo fascio tuttii popoli liberi d'Italia. Quanto alla formazione di una nazione, scriveva il Reina;'sta a voi il volerla: ascoltate i voti di tutti questi popoli e la nazione è fatta ,
*. f popoli italiani sono deboli pei concorso di molte ragioni <f politiche e morali che voi conoscete... Per opporsi a si potenti ne-f* mici è d'uopo d'una forza grande, assoluta costante. 1 dove trovarla mai fuori dell'unità ed indivisibilità degli Stati liberi italittòM
Cittadino generale, il sistema dell'unità ed indivisibilità è quello 4 della vostra patria, è quello d'ogni repubblica, che aspiri ad essere 1 felice ; I vostri lumi vi avranno già persuaso, che dove non v'ha * unità non v'ha nazione, e che dove non v* ha nazione non v' ha amor di patria, non v* ha forzar, non v'-ha sicurezza, per quanto grandi siano gli Stati '-J
Si può essere sicuri che il ÌPermometro politico, molto devoto ai generale Bonaparte, non avrebbe stampato una simile lettera, se essa avesse contrarialo la linea di condotta politica, allora, seguita dal­l'Eroe.
Perchè le generose aspirazioni patriottiche, delle quali il Reina si era reso autorevole ed eloquente interprete, potessero tradursi in atto, si dovevano superare non poche e non lievi difficoltà. I patrioti, non si ripeterà mai abbastanza, costituivano una debole minoranza, "ed avevano scarso seguito, specialmente nelle campagne.; perciò, se volevano riuscire, dovevano intensificare la loro propaganda e dimo­strare, che essi erano interpreti autorizzati della grande maggioranza della popolazione. E questo fecero. Alla propaganda patriottica, nella
' Questa lotterà è stata da me pubblicata integealmoat noi fascicolo .di di-bra 1914 della Rirista La Lombardia mi Risorgimento italiano .