Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <578>
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5*8 G. D. SelMU
Un'altra buona prova della nuova decisione presa dal gen. Bona-parte viene fornita dalla allocuzione da lui pronunziata a Milano quello stesso 14 luglio, alla presenza de' suoi soldatil e che il Fantuzzi tra­smise a Belluno, richiamando sulla medesima tutta l'attenzione dei suoi compatrioti : Accluso vi trasmetto il discorso che Bonaparle pronunciò oggi ai suoi soldati nell'occasione che sì solennizzò la festa degli stendardi in onore dei trapassati difensori della Libertà. In questa stampa riconoscerete, cittadini, il nuovo passaggio del Muoicone. Bonaparte è deciso ; ciò deve produrre una nuova terrì- Mie scossa nell'mterno della Francia, di cui noi, PER CONSENSO, n proveremo gli effetti o buoni o funesti atta nostra nascente libertà, Una crisi così terribile comanda imperiosamente V unione dell'ex Stato Veneto, per riparare possibilmente a quei mali, che non man- cheranno di caderci sopra.a
Pur troppo, le nuove disposizioni della politica francese in Italia, così favorevoli alle aspirazioni unitarie dei patrioti veneti, si palesa­rono quando la scissione fra la Terraferma e Venezia era avvenuta. i I patrioti della Terraferma, non avendo voluto far causa comune con Venezia, si accinsero ad un intenso lavoro di organizzazione e M propaganda, necessario per farsi valere.
Per quanto posso argomentare dai documenti che ho potuto rac­cogliere, Padova prese, in certo qual modo, la direzione del movi­mento. 11 13 luglio, il Governo centrale di Padova informava i Go verni centrali dell'ex Stato veneto, che Bonaparte aveva riconosciuto la libertà delle tre Legazioni, lasciandole libere di scegliersi il loro destino, che la Romagna aveva subito scelto l'unione alla Cisalpina e altrettanto aveva fatto Bologna. A maggior lume della condotta da tenersi riportava il consiglio dato dal nipote del ministro La Croix, che le città, che desideravano l'unione, dovevano mandare dei depu­tati a Parigi, perchè l'unione dipendeva da esse e non da Parigi. Anche il Governo centrale di Vicenza erasi infervorato per l'unione si teneva in corrispondenze col Governo centrale di Padova e racco­mandava di non perder tempo, perchè ogni dilazione era esiziale. * H
j Coir. Imj)., jm. 2010 e 2011, 14 luglio 1797. 3 Missione bellunese., doo. n. 31. 5 V. Appendice doo. n. 5. 1 "V* Appendice doo. n,0.