Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <580>
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6?. D. Belletti
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Al Congresso di Bussano dovevano partecipare solamente i rap­presentanti delle città della ex Terraferma veneta. Bergamo non fu invitata, perchè ormai inclusa nella Cisalpina. Si pensò, invece, di invitarvi Brescia e Manto va ; specialmente Brescia, non come provincia ex Veneta, ma come italiani, e questo bel titolo ci chiama scambie­volmente all'unità*.1 Ma Brescia, tenendosi ormai sicura della sua sorte, non volle partecipare al Congresso.
Così pure Udine, sebbene insistentemente invitata, non mandò nessun suo rappresentante.
Per la piena ed esatta conoscenza dei fatti, che si riferiscono a questo Congresso, conviene tener presente, ohe, mentre le sottoscri­zioni dovevano essere promosse dalle Municipalità e raccolte fra tutti i cittadini, i membri del Congresso dovevano essere eletti dai Governi centrali, cioè da un organismo nuovo, composto di un numero ristret­tissimo di persone. Non c'era sempre buona armonia fra Municipalità e Governi centrali: le Municipalità erano elette dal libero suffragio dei cittadini, mentre i Governi centrali, per effetto del decreto 16 giu­gno, * erano eletti dall'autorità militare francese, e dovevano sorve­gliare ramniinistrazione e la giustizia in ciascuna delle sette Provin­cie, in cui il generale Bonaparte, per necessità d'ordine interno, aveva suddivisa la Terraferma veneta. In certo qual modo, il Governo cen­trale si può ragguagliare alla odierna Deputazione provinciale. 11 Go­verno centrale, scelto, generalmente, fra gli uomini di sicura fede patriottica, rappresentava la tendenza democratica, in antagonismo colla tendenza conservatrice, per non dire reazionaria, rappresentata specialmente dalle Municipalità dei minori centri urbani e dei centri rurali.8 Donde frequenti contrasti, fra Governi centrali e le Munici-
"v*. Appendice doo. n.23.
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Cfome ho dimostrato nel mio articolo su L'iotitimone delle Municipalità nulla provinola di Belluno (1797), pubblicato nella Ttivista storica delBisorgimento Ita­liano , taso. VII, voi. in, Torino, 1899, le Municipalità di Belluno e di Eelfce erano riuscite composto in maggioranza fli nobili; sette sopra undici a Belluno, sette sopra nove a Feltro. A Feltro, poi, sebbene le elezioni della Municipalità fos­sero fatto sotto gli occhi, e, quasi direi, sotto la sorveglianza dell'autorità militare francese, pure la lista appoggiata dal comando francese ebbe una debolissima mag­gioranza: 182 voti sopra 360 votanti. Il quale risultato dimostra anche, che il con­corso alle limo fu scarso e che molto furono le astensioni.