Rassegna storica del Risorgimento
1841 ; AQUILA
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Vita dell'Istituto
corso il pericolo di nudate dispersi. Si è assodato ora elio la bandiera della società, con asLa d'acciaio, sorreggente un piccolo medaglione di Garibaldi circondalo di fronde di quercia e di alloro in metallo e con il motto al centro del panno : Pro Patria , è attualmente in possesso dell'Associazione dei Mutilali. A questa fu donata dal Podestà di Teramo, cui l'aveva consegnata l'ultimo superstite della schiera dei garibaldini teramani. Altre carte, di non grande importanza, di garibaldini sono presso l'aw. comm. Francesco Sagaria; una specie di diario, incompiuto, del patriota Antonio Tripoli, è presso il presidente del Comitato dell'Istituto. Un piccolo archivio garibaldino esiste nella Biblioteca Civica. Esso comprende fotografìe, medaglie commemorative e due lettere autografe di Giuseppe Garibaldi. In una di esse (5 maggio 1867) l'Eroe ringrazia per la nomina a socio onorario della Società teramana dei reduci dalle patrie battaglie. Nella stessa biblioteca esiste un modesto archivio storico del Risorgimento, comprendente libri, giornali e cimeli
Sono state: rivolte premure al Podestà perchè voglia disporre che sia ricollocata in qualche palazzo della città una lapide ricordante Mazzini, tolta in seguito all'avvenuta demolizione dell'edificio che l'aveva accolta.
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TREVISO. II numero dei soci di questo attivo Comitato ,è attualmente di 37, dei quali due vitalizi. Togliamo dal Gazzettino del 19 novembre u. s. il resoconto della seduta annuale del Comitato:
La sera del 17 corrente, in una sala delle Scuole de Amicis, gentilmente concessa, si tenne la seduta annuale della Sezione Trevigiana del R. Istituto Storico del Risorgimento, presieduto, come si sa, dal Quadrunviro Conte Cesare de Vecchi di Val Cismon. Oltre che i membri della Consulta erano presenti di persona o per delega vari soej. Nella sua relazione il Presidente della Sezione provinciale dell'Istituto, premesso un devoto, fervido saluto alla Maestà del Re Imperatore, al Duco e ai combattenti di terra, del mare e dell'aria, espose quanto fu fatto nei due anni 19411942: a) per la propaganda sui fini dell'Istituto; 6) per la compilazione dello schedario bibliografico relativo alle opere e memorie a stampa sul Risorgimento nella provincia di Treviso; e) per la raccolta di notizie relative a 'documenti e cimeli del Risorgimento, conservati o reperibili presso i Municipi, gli archivi parrocchiali o privati dei nostri comuni; d) per agevolare e incoraggiare gli studi o la scelta e lo svolgimento di tesi universitarie su argomenti di storia regionale del Risorgimento, iniziativa questa cui collaborarono vari insegnanti dell' Università, di Venezia, di Padova e di Firenze; e) per concretare e assicurare la soluzione, tanto invocata e sollecitata anche dalla sede centrale, del problema cittadino del Museo del Risorgimento;/) per la raccolta di articoli, memorie, monografie o indicazione di pubblicazioni relative al Risorgimento (fatti, figure, documenti, ecc.) in provincia di Treviso.
II Presidente cita poi fra le numerose pubblicazioni sul tema, L'introduzione alla storia del Risorgimento del Ghisalberti, le Memorie di Francesco Cortese (il valoroso medico trevigiano, rievocato di recente su queste colonne do T. Tessati) edite dal Fa-bictti; una Lettera del Pellico, pubblicata dal socio ninna. Carpone e una importante monografia *u / francesi a Treviso della consocia signorina Vanda Ongorclio.
Ricorda poi che il consocio Ecc. Generalo Florio-Sartori ha inviato alla Consulta una sua nota sopra un martire ignorato di Cavrie-8an Biagio di Celiai la, fucilato nel 1848.
Chiude il suo dira pregando i soci presenti di adoperarsi por la propaganda, avendo l'Istituto per la Storia del Risorgimento una funzione quanto mai efficace e benefica, nobile e patriottica. Conoscere, studiare, rievocare ciò che hanno fatto i nostri padri