Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <584>
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684 G. D. Beimi
abbia dato numerose sottoscrizioni a favore dell'unione, sebbene non se ne conosca il risultato numerico.1
Guardando, ora, le cose da un punto di vista più generale, si deve riconoscere, che la propaganda patriottica, nella Terraferma, aveva dato dei buoni risultati, e che veramente ragguardevole era stato il numero delle sottoscrizioni, che, fino al giorno dell'apertura del Con­gresso, erano state raccolte a favore dell'unione. Per questo, e poiché il tempo stringeva, i deputati sentirono la necessità di accingersi, senza alcun indugiò, all'opera, per condurla sollecitamente a buon fine.
I lavori del Congresso cominciarono in mezzo a serie preoccu­pazioni in causa dell' azione diplomatica, che, frattanto, stava svol­gendo a Parigi, presso il Direttorio, ed a Milano, presso il generale Bonaparte, la Municipalità provvisoria di Venezia per mezzo di abili rappresentanti, come certamente erano il Sanfermo ed il Battagia. Verona e Brescia erano le più fieramente avverse a Venezia: * esse temevano, che, riuscendo il Sanfermo ed il Battagia a far accettare dal Direttorio e dal generale Bonaparte l'unione del. Veneto alla Gi1-salpina, si dovesse perpetuare la supremazìa di "Venezia sulle Pro­vincie della Terraferma. Si rendeva quindi necessario, per esse; (13 addivenire sollecitamente ad una intesa, organizzare, se non altro, un embrione di governo provvisorio, eleggere e spedire senza perder tempo, a Milano ed a Parigi i loro propri rappresentanti, che trattassero ser paratamente e perorassero la causa della Terraferma.
1 II generalo Bonaparte, tenendo conto solamente, delle ragioni geografiche, aveva riunito in un solo distretto le tre provinole di Peltee, Belluno e Cadore, che nel passato erano sempre state distinte. Contro questa riunione si oppose energicamente il Cadore, che, sotto iLlÀverno venetóiàTey goduto di tali e tanti privilegi da sembrare più simile :tt3i alleato ohe a suddito di Venezia; e ricorse direttamente al generale Bonaparte. B generale Bonaparte prese hi benevolo esame le rimostranze j od il 28 giugno {Cori; Imp. n. 1065) autorizzò il generale Dolmas a separare il Cadore dal distretto di Belluno. La separafidone fu pronun­ziata Il 30 loglio, come risalta dalla lettera scritta dal generale Delmas al Presi­dente del Governo centrale dì Belluno (Biblioteca Bnzaati. Da quel giorno Tad­deo Taooli partecipa al Congresso di Bassano non più come rappresentante di Belluno, ma unicamente come rappresentante della Municipalità centrale del Cadore.
i mìom bellunese, doc. n. 31. H generale Pontoni, come si è gin. avvertito, deplora ane Verona e Brescia- fetalmente abbiano rigettato la proposta di unirsi colle altre, citta del Veneto in un Comitato centrale*