Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <585>
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H Gùwgvesso ài Bussano 585.
Presidente del Congresso venne eletto quel Girolamo Ferrari, ohe era stato mandato a far la propaganda nelle diverse provincie venete; e segretario fu eletto Andrea Bontempi, tutti e due rappresentanti di Padova.
L'argomento più importante, quello intorno a cui si consumò, si] può dire, tutta l'attività, di Congresso, fu la scelta di un rappresentante (C Milano e a Parigi. Molte e gravi furono le difficoltà che si dovet­tero superare.
Dna prima difficoltà proveniva dalla scarsa conoscenza delle per­sone. Vissuti sempre lontani gli uni dagli altri, non avendo mai avuto occasione di trattare insieme degli interessi comuni, quegli uomini si conoscevano poco fra di loro e dovettero, per necessità, procedere cau­tamente e lentamente, per non commettere qualche grave e irrepara­bile errore.
Inoltre, i deputati avevano bensì facoltà di deliberare da sóli; ma, a scarico anche della propria responsabilità, sentivano il bisogno di chiedere e di ricevere consigli dai rispettivi Governi centrali. Di qui, data la lentezza delle comunicazioni in queir epoca, il protrarsi del Congresso. La maggior parte dei documenti che ho potuto racco­gliere, consiste appunto nella corrispondenza fra i deputati ei rispet­tivi Governi centrali.
I primi cinque giorni del Congresso furono tutti spesi nella veii-tica dei poteri, nello scambio di idee, nella corrispondenza coi Governi centrali, negli assaggi reciproci, negli accordi ecc. I conversari dei deputati trovarono anche un alimento impreveduto nella crisi della deputazione trevigiana. Infatti i deputati Feroce nini e Pasini, che dal Governo centrale di Treviso erano stati inviati al Congresso muniti dei poteri necessari, all'improvviso, il 30 luglio, per motivi che ci sono ignoti, furono sostituiti da altri due deputati, Giuseppe Montal-bano e Girolamo Provini Su questo episodio del Congresso può, forse, gettare uno sprazzo di luce una lettera dei deputati veronesi. Scrivendo essi, precisamente il 30 luglio, al Governo centrale di Ve­rona, dopo di aver rilevato, che i deputati di Treviso, venuti senza plenipotenza, erano dovuti ripartire per chiederla, soggiungevano, con visibile amarezza: Siamo in un ragionevole timore, che il Congresso * sarà confinatola soli tre o quattro Distretti, giacché crediamo che- gli altri Governi centrali amerebbero meglio tornare Veneziani che* divenire Cisalpini -
' V. Appendice dog, tu 30. - V, Appendice ddo. n. 81.