Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; BOLOGNA ; LA HOZ GIUSEPPE ; CISALPINA (REPUBBLICA)
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1943
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Il generale La Hoz a Bologna, ecc. 25
Sig. Comandante Lasinio. Voi preveniteli popolo coll'esempio e colla voce a tenersi tranquillo. Continuatemi li vostri rapporti e organizzate uno spionaggio che valga a tenerci informati dei movimenti die potrebbero operarsi dai nemici tanto interni che esterni.
Salute e Fratellanza LA HOZ.
L'idea di tenere in pugno il Dipartimento del Rubicone, poiché nulla di veramente suo il La Hoz aveva potuto effettuare negli altri dipartimenti, se non il concentramento di poche forze cisalpine condotte dal Pino e di pochissimi volontari, certo gli balenò a Faenza il 4 maggio o a Forlì il 5 dove pose il suo quartier generale ed emanò vari provvedimenti governativi, fra i quali la dichiarazione di stato d'assedio e la nomina del generale Pino a comandante del Rubicone.
Sembra lecito indurre che tre motivi specialmente spinsero il La Hoz a tale condotta: anzitutto l'irritazione e lo sdegno per non aver potato in quattro dei cinque dipartimenti a lui affidati esercitare in modo efficace la sua autorità e agire oltre i limiti del potere a lui concesso dal generale in capo; la presenza del Montrichard la cui divisione stazionante nei dintorni di Bologna costituiva la sola speranza delle popolazioni vessate dall'insorgenza e minacciate dagli Austriaci; le condizioni particolari del Rubicone in cui ben scarsi erano i presidi di truppa francese, più fiacca l'Amministrazione dipartimentale e in complesso più favorevole la situazione generale per un estremo tentativo di far valere un'autorità che ormai gli sfuggiva di mano.
Senonchè gli atti dal La Hoz compiuti a Forlì *) avevano tutto il carattere di un pronunciamento e di una sopraffazione delle autorità dipartimentali, le sole legalmente costituite e tuttora vegliami in assenza del Governo centrale cisalpino e avvaloravano i precedenti sospetti, determinando il Montrichard a sconfessare il La Hoz suo dipendente e ad esautorarlo per mantenere intatta la propria autorità.
La mattina del 6 maggio, conosciutisi a Bologna i decreti del La Hoz nel Rubicone, la Centrale, poiché in città non vi erano truppe francesi, avendo frattanto il Montrichard spostato il suo quartier generale a Loiano sulla via della Toscana, nel timore che il La Hoz retrocedesse o volesse diramare anche nel Reno le stesse disposizioni, spedì per corriere al Montrichard le proprie lagnanze e apprensioni,2) ma il generale
1) DOMENICO SPADONI, // Generale La Ho* e il tuo tentativo indipendentista nel 1799, Macerata, U.T. 0., 1933-XI, p. 37 e sg.
2) REGIO ARCHIVIO ni STATO DI BOLOGNA, Alti dell'Amministrazione Dipartimentale del Reno, XVI, p. 193.