Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; BOLOGNA ; LA HOZ GIUSEPPE ; CISALPINA (REPUBBLICA)
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1943
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Il generale La Hoz a Bologna, ecc. 29
misure suggeritemi dalle circostanze e dal bene pubblico, io non istarò ad entrare in alcuna contestazione.
Vi dirò solamente col tuon franco d'un militare e d'un Repubblicano, ed in iscanso della mia responsabilità, che se non saranno eseguite le mie misure e segnatamente quella contro cui si. ingiustamente recalcitra il Consiglio generale dell'Amniinistrazione della vostra Guardia Nazionale, io saprò a miglior tempo punire coloro che vi si sono opposti e le autorità superiori, che per loro istituto dovevano tener man ferma, e che invece hanno dei primi mostrata una renitenza colpevole. Denunziati dippiù all'opinione pubblica, questa saprà i veri dai falsi amici del popolo distinguere e separare.
La mia proclamazione non porta che ima più equa distribuzione del dovere che nella Repubblica impone ad ogni buon cittadino la difesa ed il mantenimento della interna tranquillità, distribuzione altrettanto più giusta e necessaria in quanto che il Sibarita ricco e molle sfugge alla legge, mentre tutto il peso ricade sul povero e sul meschino e su quelli, che sotto il nome di cambi, fanno un mestiere dell'onorato dovere di Guardia Nazionale; la mia proclamazione finalmente escludendo li cambi, facilitava a quelli che ne fanno il mestiere l'ingresso nel Corpo Franco ed assicurava loro, mentre difendono la Patria, una sicura, onorevol sussistenza. Per verità è strano che, contro questa determinazione, insorga la voce dei magistrati del Popolo che dovrebbero avervi tenuta man ferme nell'esecuzione.
Io v'osserverò per ultimo che non ho neppure instato per la formazione del Corpo
dei 6000 uomini come era mio dovere, e che l'inerzia e la malafede di chi non vi ha dato
mano come doveva, dovrebbe almeno tener alto silenzio e non ismascherarsi cotanto e sì
apertamente. Io renderò conto di tutto alle Autorità Superiori e vi ripeto che a miglior
tempo si puniranno ancora coloro che non eseguissero o paralizzassero le misure che
ho creduto di dover prendere per la tranquillità e sicurezza di questi Dipartimenti a
tenore della mia missione.
Salute Repubblicana
LA Hoz.
Lettera piena di rammarico e ancor minacciosa, la quale, tuttavia, non rivela alcuna momentanea fiducia di poter ritornare nel Dipartimento del Reno.
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Come è noto, il La Hoz, dopo vivo contrasto con le autorità militari francesi in Cesena, Rimini e Pesaro, abbandonato dai suoi, il 13 maggio fuggiva attraverso il Montefeltro per passare al quartier generale in Toscana, ma abbattutosi negli insorgenti incominciava quella lunga serie di peripezie nelle Marche, che lo condussero all'assedio di Ancona e alla morte.
I precedenti della ribellione, che abbiamo documentato, rivelano piuttosto irritazione per l'insuccesso e per lo scarso seguito trovato a Bologna, che un piano prestabilito di tentare un moto indipendentista con il concorso di elementi locali della così detta Società dei Raggi, di cui tanto si parla. Sta di fatto che il Generale in Capo inviando il