Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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36
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36 Nunzio Coppola
Le lettere, poste l'ima di contro all'altra, sono come le voci curette di questi tre interlocutori: si illuminano a vicenda e rivivono nel loro tempo, con immediata vivezza, direttamente.
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Quelle che ci sono giunte non sono, certo, tutte le lettere che i tre amici si scambiarono tra di loro; più di una ne è andata dispersa, né a me è riuscito di rintracciarla. Tuttavia il carteggio risulta abbastanza organico e compiuto ed ha una grande importanza come segno e documento dei tempi e come espressione di anime.
Cronologicamente va dall'aprile del 1844 all'ottobre del 1848; e riecheggia tutto quel fervore di idee di moti di contrasti di speranze e di passioni, onde fu pervasa l'Italia in quegli anni alla vigilia della prima guerra d'Indipendenza. E vi campeggiano quelle città della Toscana e del Mezzogiorno che furono i centri più attivi, i focolai più caldi di quel fervore nazionale: Pisa, colla sua Università già rinnovata di nomini e di ordinamenti; l> Firenze, sede del Governo, coi suoi circoli politici e culturali; Livorno, pingue di traffici e inquieta di spiriti; Napoli, capitale di un regno tra i più cospicui d'Europa, a cui tutti, anche dalle altre provincie, miravano come allo Stato che avrebbe potuto essere veramente arbitro delle sorti della intera Nazione; le Calabrie coi loro sfortunati, ma eroici moti. Ed, insieme colle città, i nomi degli uomini più rappresentativi nel campo politico e intellettuale, che quegli avvenimenti promossero o ai quali presero parte o, anche, li contrastarono. E già vi si vedono gli sguardi di tutti appuntarsi verso il Piemonte e verso Roma. Ma il carteggio non ha carattere esclusivamente politico, come ci si potrebbe aspettare dal tempo e dal nome degli interlocutori; anzi
i) Questo riordinamento fu opera di Gaetano Giorgina (padre di Giovan Battista), nominato dal Granduca provveditore della Università di Pisa nel 1838, e soprintendente agli studi del Granducato, nel 1840. La riforma fu pubblicata il 5 di ottobre, con un'alacrità ignota alle legislazioni moderne, e con pensieri nuovissimi; dappoiché il Giorgini, oltre l'ordine introdotto nell'insegnamento, ebbe anche il coraggio di chiamare a Pisa i dotti cacciati in esilio dai principi d'Italia perchè amavano la patria: quali il Mossottì, il Piria, il Puccinotti..:. Cosi il senatore F. BOOWÀMICI nella commemorazione di G, B. Giorgini, nell'annuario della JR. Università di Pisa per Va. 1908-1909* p. 270. Vedi anche: Manzoni intima* voi. I, a cura di M. Scherillo; Vittoria e Matilde Manzoni, Memorie di Vittoria Giorgini-Man-soni, Hoepli, Milano, 1923, p. 116, e la nota 7; della figliuola di quest'ultima, Matilde 5eMff-Giorgim a pp. 116-117; e A. D'ANCONA, Ricordi storici, cit., p. SOI. Gaetano Giorgini di Montagnoso (17951874) fu valentissimo matematico e idraulico. Vedi : Nelle esequie del senatore Gaetano Giorgini, discorso di Giovanni Sforza, Lucca, Canovetti, 1875.