Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <37>
immagine non disponibile

Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 37
carattere dichiaratamente politico hanno solo le ultime lettere che rispec­chiano il precipitar degli eventi sn ricordati. Nelle altre prevale piuttosto nn tono di affettuosa intimità romantica, tra il patetico e il sentimentale, con discussioni di poesia ed effusione di affetti; tra i quali balenano tuttavia propositi e speranze di vita nazionale; e vi si affacciano qua e là come soffusi da un accorato senso di nostalgia, i ricordi del tempo trascorso dal Poerio in Toscana e a Parigi, che è quello della sua giovinezza e anche il suo più ricco di vita interiore.
* * *
Alessandro aveva dimorato una prima volta in Toscana giovanetto tredicenne, nel 1815, quando H padre, allontanatosi volontariamente dal Regno di Napoli dopo la caduta del Murat, e vistosi poi, in seguito al trattato di Gasalanza, preclusa la via del rimpatrio, volendo prov­vedere direttamente alla educazione dei figliuoli, aveva fatto venire la famiglia presso di sé a Firenze, da lui prescelta come sede ' del suo primo esilio.
Rimpatriarono nel dicembre del 1818. Ed, a Napoli, Alessandro, durante il nonimestre, ottenne per concorso un ufficio presso la Segreteria del Ministero degli Affari Esteri; ufficio, che abbandonò di lì a poco per seguire il generale Pepe, accorso ai confini per cercare di arrestare la marcia delle truppe austriache che venivano ad appoggiare la restau­razione borbonica; e combattè al suo fianco nella infausta giornata di Rieti.2) Dopo di quei fatti, sospinta di nuovo fuori della propria terra, la famiglia trascorse due anni di relegazione in Austria, tra Gratz e Trieste? finché il Governo austriaco, stanco di mantenere a sue spese sul proprio territorio i relegati napoletani, concesse loro la facoltà di soggiornare ove meglio loro piacesse, tranne che in patria e nei domini del Sacro Impero. Cosi Giuseppe Poerio, memore del primo lieto soggiorno, chiese ed ottenne di poter fermarsi di nuovo a Firenze.
Alessandro era allora in sul ventunesimo anno e possedeva già una non comune conoscenza delle lingue e delle letterature classiche
1) Sorvolo necessariamente ralle interessanti vicende della vita di Giuseppe Poerio, stille quali vedi la biografia, .scritta dal figlinolo Carlo nel 1843, e pubblicata con poche note di V. Intimarti in Commemorazione di Giureconsulti napoletani, marzo 1882* Napoli, Morano, 1882, e il saggio di B. CROCE, Una famiglia di patrioti, Bari, Laterza, 1927.
2) Aveva raggiunto il Generale in Aquila e vi si era guadagnata la nomina a sottotenente. C'ir, : Guglielmo Pepet a cura di B. Moscati, I, Roma, Vittoriano, 1938-XVI. p. 203.