Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <38>
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38 Nunzio Coppola
e moderne. Ma, spiritoirrequieto e assetato di sapere, dopo due anni di dimora toscana, volle andare a perfezionare i suoi studi in Germania, ove stette dalla primavera del 1825, fino al settembre dell'armo successivo. *)
Nel giugno del 1828 intanto la madre, per porre un po' di ordine nel patrimonio domestico gravemente dissestato da tutte quelle vicende di esilii e di peregrinazioni, tornò insieme con gli altri due figliuoli Carlo e Carlotta nel Napoletano; ed Alessandro e il padre rimasero soli a Firenze per altri due anni, fino all'autunno del 1830, allorché per le preoccupazioni destate dalla rivoluzione parigina del luglio, furono costretti ad abbandonare in tutta fretta quella fin allora ospi­tale terra, e a rifugiarsi a Parigi, ove giunsero nei primi del dicembre di quell'anno. Di là, nel marzo successivo, Alessandro seguì ancora il generale Pepe a Marsiglia per partecipare con altri esuli al tentato sbarco sulle coste italiane collo scopo di aiutare e fomentarvi la rivolta. Ma l'impresa, com'è noto, non riuscì appunto per la viva opposizione proprio di quel Luigi Filippo che essi si erano illusi di avere favorevole al loro disegno rivoluzionario.
In Francia intanto Giuseppe Poerio si era dato anche a cercare una proficua occupazione per sé e per il figliuolo, e a tal fine si adoperò insieme col Bozzelli a fondare una rivista internazionale di scienze storiche e giuridiche, alla quale aveva già ottenuto promessa di collaborazione dai più eminenti ingegni d'Europa in quel campo di studi, quali il Savigny, il Mittermayer, l'Humboldt, lo Chateau­briand, lo Schlegel, il Cousin, l'Orioli, il Broglie, il Capponi, il Leo­pardi ed altri. 2) Ma non se ne fece poi nulla, perchè al ritorno da un suo viaggio in Inghilterra e nel Belgio, intrapreso insieme col figliuolo per procurare adesioni alla rivista, aveva ottenuto, nell'ottobre del 1833, per grazia sovrana di Ferdinando II, di ritornare a Napoli. La stessa grazia, però, era stata negata ad Alessandro, che fu costretto, mortificando la sua impazienza del ritorno, a restar a Parigi solo, per altri due anni ancora, sino al febbraio del 1835, quando anche a lui fu
1) Cfr. per lutti: A. POERIO, Il Viaggio in Germania, il Carteggio letterario ed altre protei a cura di B. Croce, Firenze, Le Mounier, 1917; e, per la personalità del poeta, 1 mirabile saggio cit. del CROCE; e quello di S. BALDACCHINI:, in Purismo e Romanticismo, a e. di E. Clone (Bari, Laterza, 1936); del quale ultimo e inte­ressante la introduzione premessavi.
2) La rivista doveva portare il titolo di Bibliothòque Jrancaise et étrangère. Sul disegno e le vicende di questa impresa vedi 6. IÀNNOJSE, 1 Poerio nel loro secondo esilio, ecc. in Rassegna Nazionale, 1919, 1 giugno. Leggi, in proposito, anche le lettere di Alessandro da Parigi ad A. Ranieri edite nella Nuova Antologia, 1930, lo agosto, pp. 280-283.